Nuova operazione estera per Ferrero che, tramite la controllata belga Cth, ha sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisto della danese Kelsen, a sua volta di proprietà del gruppo americano Campbell Soup.

Kelsen, nota per i suoi famosi biscotti al burro Royal Dansk e Kjeldsens, ha totalizzato, negli ultimi 12 mesi, vendite pari a 157 milioni di dollari (circa 140 milioni di euro). Il gruppo nordico, che ha sede a Nørre Snede, vanta una distribuzione internazionale che copre oltre 100 Paesi e ha una posizione di leadership nella biscotteria fine e da regalo in Cina, a Hong Kong e negli Stati Uniti.

Il closing è previsto nei prossimi 2 mesi. Nel perimetro della transazione rientrano i due impianti produttivi di Nørre Snede e Ribe.

Spiega Mark Clouse, presidente e amministratore delegato di Campbell: "La vendita di Kelsen è coerente con la nostra strategia, che punta a concentrare le attività sul Nord America, dove abbiamo marchi iconici e posizioni di mercato forti, e ci permette di ridurre il nostro indebitamento. Durante il processo di cessione abbiamo preso in considerazione molte opzioni per le nostre risorse internazionali. La vendita di Kelsen si è dimostrata quella in grado di generare il più alto valore possibile. Ora siamo impegnati nella cessione dei rimanenti asset internazionali”.

Superfluo ricordare che la diversificazione internazionale è un fondamentale centro di interesse per la multinazionale di Alba, che in maggio ha rilevato la quota di maggioranza della spagnola Ice Cream Factory Comaker, attiva nel mercato dei gelati.

A fine marzo, inoltre, Ferrero ha comprato la biscotteria americana di Kellog, per 1,3 miliardi di dollari.

All’inizio del 2018 la multinazionale di Alba, si è aggiudicata, il business dolciario nordamericano di Nestlé, compresi gli stabilimenti di Bloomington, Franklin Park e Itasca, in Illinois.

Nel 2018 il gruppo piemontese ha chiuso il bilancio consolidato con ricavi pari a 10,7 miliardi di euro, in crescita del 2,1 per cento. Le acquisizioni estere garantiranno un ulteriore, forte incremento nel 2019.