Prosegue, in Svizzera e Germania, il braccio di ferro tra Nestlé e alcuni soci di AgeCore, la centrale europea che raggruppa anche Conad, Colruyt (Belgio), Edeka (Germania), Gropement des Mousquetaires (Francia) ed Eroski (Spagna).

La multinazionale elvetica – 89,8 miliari di franchi di giro d’affari equivalenti a più di 76 miliardi di euro -, accusata di praticare prezzi troppo elevati, ha visto rinnovarsi, da parte di Edeka – 49,6 miliardi di euro di ricavi -, il blocco di una parte delle forniture, blocco che, secondo quanto riporta ‘Lebensmittelzeitung’ ammonta oggi a 163 item.

Anche Coop Svizzera, riferisce 'Ticino Online', ha confermato la linea dura, dichiarando al giornale locale che “Coop non acquisterà ulteriori prodotti fino a nuovo avviso. L’interruzione riguarda attualmente oltre 200 articoli”.

Lo scorso febbraio Coop - 29,2 miliardi di franchi di fatturato (oltre 25 miliardi di euro) nel 2017 – aveva escluso circa 150 prodotti Nestlé dai lineari per un paniere comprendente, fra l’altro, le salse per condire le insalate Thomy, le tavolette di cioccolato Cailler, passando per la pizza Fina di Buitoni e la miscela solubile Nescafé Azera.

Fino a oggi Gruppo Nestlé non ha rilasciato commenti sulla vicenda.