Crescono le vendite della Gdo tedesca, che chiude il 2018 con un fatturato di 248 miliardi di euro e una variazione positiva del 2,8 per cento. Lo rende noto l’Ice di Berlino, nella sintesi dello studio Nielsen “Top-Firmen Edition 2019”, rilasciato il 4 ottobre.

Le sole vendite di alimentari e bevande sono aumentante del 2,5%, continuando a svolgere, come negli altri Paesi, un ruolo decisivo, con un giro d’affari alle casse di 205,7 miliardi di euro.

I 5 leader, una volta sommati, hanno una quota di mercato del 75 per cento. Edeka, regina dei supermercati con ricavi di 58,8 miliardi di euro, si aggiudica il 23,7% del mercato e la posizione di testa. Segue gruppo Rewe, con un aumento del fatturato del 3,6% (44,1 miliardi di euro), e una quota del 17,8 per cento.

Gruppo Schwarz (Lidl & Kaufland) ha consolidato la sua posizione tra le prime aziende e ha raggiunto 40,3 miliardi di euro con un aumento del 4,3%. Aldi – si legge - si è classificato quarto posto con un incremento del 3,1% (30,2 miliardi di euro), mentre gruppo Metro detiene il quinto posto con un calo dell'1,1% a 13,5 miliardi di euro”.

Anche nel 2018 il segmento dei discounter (Aldi, Lidl, Netto e altri) si è mantenuto dinamico, registrando una crescita del 2,3% sul totale mercato e aggiungendo 1,8 miliardi ai propri ricavi. Il dato in trend è però decisamente inferiore a quello del 2017, che si era chiuso con +4 per cento.

Ciò che era già evidente l'anno scorso vale anche per quest’anno: nel 2018, il retail specializzato nel biologico, che alligna nomi come quelli di Biomammut, VollCorner, Bio Company, Weiling, Alnatura, Denree, Basic, LPG Biomarkt - non ha registrato aumenti di rilievo. “Questo fatto – si legge ancora - è senz’altro riconducibile all'ingresso sugli scaffali della Gdo tedesca (supermercati e discount) di una vasta gamma di prodotti bio private-label a prezzi competitivi, fenomeno che influisce sulle decisioni di acquisto”.

Aspettative: secondo la ricerca Nielsen la Dmo germanica si aspetta pochi cambiamenti per il 2019, anche se il fatturato complessivo salirà, in valore assoluto, di 6,4 miliardi di euro, corrispondente a un aumento di poco inferiore al 2,6 per cento.