Zara ha introdotto le prime casse self service in alcuni suoi negozi spagnoli. È la prima insegna del fast fashion che utilizza questa tecnologia tipica della grande distribuzione organizzata.

La decisione è in linea con il trend tecnologico che sta caratterizzando progressivamente il mondo retail e va incontro anche alle esigenze dei clienti moderni, che amano la velocità nel servizio e/o l’esperienza high-tech e virtuale.

Altro aspetto non poco rilevante è il contenimento dei costi: l’introduzione delle casse automatiche riduce al minimo la necessità di personale di vendita, che a questo punto può occuparsi quasi esclusivamente del riordino, dell’esposizione e del riassortimento della merce.

Il self check out determina però alcune criticità. In primis la mancanza, o quasi, di un contatto diretto con la clientela da parte degli addetti alla vendita, che fa inevitabilmente abbatte la qualità della shopping experience.

Inoltre l’utilizzo di nuove tecnologie causa difficoltà - o comunque fastidio - in tutti coloro che preferiscono il tradizionale servizio one-to-one o che non sono inclini all’utilizzo di sistemi automatici o tecnologici.


A breve Zara introdurrà anche i primi schermi touch-screen che consentiranno ai consumatori di verificare autonomamente la presenza di taglie, modelli e colori nel negozio in cui si trovano.