È un bilancio record, nonché il migliore della sua storia, quello approvato da Cooperativa Agrintesa, leader europeo nel settore ortofrutticolo e vitivinicolo, aderente a Confcooperative e ad Apo Conerpo. L’assemblea dei delegati ha licenziato l’esercizio 2017/2018 con un valore della produzione superiore ai 311 milioni di euro.

“Si tratta di un risultato davvero soddisfacente, mai raggiunto prima d’ora – ribadisce il direttore generale, Cristian Moretti –, ottenuto attraverso la commercializzazione della produzione ortofrutticola e dell’uva da vino, per il 93% conferita dai soci della cooperativa. Il collocamento sul mercato del fresco è stato affidato alle società commerciali di riferimento, come Alegra, Brio, Opera e Valfrutta Fresco”.

Decisamente positivo anche il valore dell’utile netto, attestatosi a 1.468.229 euro, e delle liquidazioni erogate ai soci, che hanno raggiunto 161,2 milioni di euro superando in maniera significativa i dati registrati negli esercizi precedenti. In aumento il patrimonio netto, che si è collocato a 113,5 milioni.

“Agrintesa – dice ancora Moretti - si conferma una realtà solida, in continua crescita e sempre attenta all’innovazione e al mercato, con più di 4.000 soci, 186 occupati fissi e 1.800 stagionali”.

“Il positivo andamento – sottolinea il presidente, Raffaele Drei – evidenzia la buona gestione aziendale e la lungimiranza delle scelte effettuate 11 anni fa, quando Agrintesa è nata. Rispetto ad allora, lo scenario di riferimento è mutato notevolmente, con una forte evoluzione dei competitor e degli interlocutori a cui ci rivolgiamo, distributori e consumatori. In questo contesto abbiamo attuato importanti cambiamenti in tutti i settori, dalla fase produttiva, con una profonda evoluzione degli orientamenti produttivi, anche attraverso una significativa riconversione varietale, a quella della lavorazione, con l’introduzione di impianti altamente innovativi nello stabilimento di Castelfranco (Mo), Castelbolognese (Ra) e nella Cantina di Russi (Ra) e con la realizzazione di strutture nuove ed efficienti come quella di Bagnacavallo (Ra)”.

Per mantenere e rafforzare la competitività sul mercato globale, nonché gestire i problemi legati alla crisi delle pesche e nettarine, nell’ultimo triennio la cooperativa ha investito 31 milioni di euro.

“Tra i numerosi progetti portati avanti – conclude Drei – si segnalano l’impulso al processo di sviluppo del comparto biologico, avviato con Brio e Cooperativa La Primavera; il forte impulso dato alla società Opera, specializzata nella pera; l’accordo siglato con New Factor per promuovere la ‘Noce di Romagna’; lo sviluppo di azioni innovative riguardanti kiwi giallo, mele e susine. Sul fronte vitivinicolo, infine, Agrintesa ha avviato un importante rapporto di collaborazione con la cooperativa Cab Terre di Brisighella (Ra) e ha consolidato i legami con i produttori della ravennate Coop Ville Unite".