Tre nuove linee, completamente automatizzate, per rafforzare la propria leadership nelle capsule da caffè per le private label: dagli attuali 150 milioni di pezzi annui a oltre 250 entro il 2022, come dire 1 milione al giorno. È l’obiettivo di Coind di Castel Maggiore (Bo), attiva nella produzione di caffè per alcune fra le principali catene della Gdo, per l’e-commerce e la ristorazione collettiva - Coop, Conad, Carrefour, Amazon, Camst, Cirfood -, oltre alle gamme a marchio proprio: Meseta, Carracci, AttiBassi.

Il gruppo, che realizza anche cosmetica a marchio del distributore nello stabilimento di Venezia, conta 220 dipendenti, ha chiuso il 2018 con 71 milioni di fatturato e prevede, per il 2019, di toccare i 75 milioni (+5,6).

Le linee produttive, realizzate in partnership con Ima, leader mondiale nella macchine per l’imballaggio e il confezionamento, hanno comportato un investimento di 7,5 milioni di euro nel biennio 2018-2019. Le macchine installate possono riempire fino a 450 capsule al minuto, garantendo elevati standard qualitativi e flessibilità.

«Quello del caffè è un mercato in forte evoluzione, con i consumi che si stanno spostando su prodotti nuovi a scapito di quelli tradizionali – spiega Luca Cioffi, direttore generale –. In questo scenario abbiamo delineato gli obiettivi strategici, che prevedono un raddoppio del giro d’affari estero in 3 anni, da 6 a 12 milioni di euro, e il consolidamento della leadership europea, il segmento di mercato più dinamico, nel quale l’italianità rappresenta un forte valore aggiunto.

“Grazie alla partnership con Amazon – conclude Cioffi – sono in crescita anche le vendite online, che hanno raggiunto un valore di 3 milioni di euro in pochi anni. A supporto del digitale abbiamo inserito in organico nuove figure professionali, con competenze adeguate a operare in un settore in profonda evoluzione: ingegneri, esperti di e-commerce e marketing».

Secondo Nielsen, nel 2018, il valore al consumo del caffè in Gdo si è attestato a 920 milioni di euro. Il dato complessivo è in leggera flessione (-1,4%), ma è il risultato di due trend opposti: da un lato il tradizionale macinato continua a calare (-5,8%), dall’altro le capsule aumentano inarrestabilmente (+8%)