di Luca Salomone

Nishimoto company, holding specializzata nella distribuzione di cibo etnico quotata alla Borsa di Tokyo e la sua longa manus inglese, Wismettac Harro Foods, si mangiano Uniontrade, società di Peschiera Borromeo (Milano) specializzata nel medesimo comparto di business, e le sue società satelliti: Plaza Latina, di Settimo milanese, e Uni logistic, sempre di Peschiera.

A mediare il deal gli studi legali Portolano Cavallo e Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, EY per la due diligence e Dvr capital in qualità di advisor finanziario.

Dalla Cina con sapore

Il gruppo, controllato dalla famiglia Sun, che continuerà a gestirlo, rifornisce di alimenti esteri i clienti dell'Horeca e della Gdo.

La gamma di spazia su ricette di ogni continente, coprendo cibo, bevande, accessori per la cucina e molti altri beni non alimentari.

L’attività del gruppo lombardo nasce nel 1985, a opera di Luigi Sun, con l’acquisto un’azienda italiana, dotata di un ricco parco clienti operanti nella ristorazione cinese.

In seguito, la società cambia nome in China Trading e, dopo alcuni anni, si insedia a Segrate (Milano), dove resterà fino alla fine del 2005 con magazzini e uffici.

Alla crescente domanda di etnico e alla rilevante posizione raggiunta sul mercato, segue uno sviluppo che porta a un naturale cambio di denominazione in Uniontrade, certamente più adatto a un business fattosi via via più ricco e articolato.

Un fatturato in ebollizione

A gennaio 2006 l’importatore e distributore, si trasferisce nel comune di Peschiera Borromeo e, a gennaio 2019 diventa una società per azioni, con un catalogo di 3 mila prodotti ed efficienti servizi di logistica e stoccaggio.

I numeri dell’azienda ne attestano la parabola ascendente: secondo Report aziende Consodata il fatturato è passato dai 51,4 milioni di euro del 2020, ai 66,4 del 2021 agli 85,1 milioni dell’esercizio 2022.

E Nishimoto? La società cassaforte nipponica, fondata nel 1912 e, che dal lato operativo si esprime attraverso la multinazionale Wismettac, dà lavoro a oltre 2 mila persone, ha 25 filiali e sussidiare e raggiunge 45 Paesi soprattutto in Europa e Asia.

Le vendite nette dell’anno 2022 si sono attestate poco sotto i 300 miliardi di Yen (circa 1,8 miliardi di euro), mentre i dati storici presentano costanti variazioni a doppia cifra.