Chiusura di bilancio dolcissima per il gruppo Lindt & Sprüngli, che registra, nel 2018, un incremento del 5,5%, raggiungendo un fatturato di 4,313 miliardi di franchi svizzeri (5,1% di crescita organica), dunque leggermente sopra i 3,8 miliari di euro.

Salgono, fra gli altri indicatori finanziari, l’utile operativo, con un +6,9% e il margine Ebit, che mette a segno un +14,8% (+20 punti base). L’utile netto è aumentato del 7,5%, attestandosi a 487,1 milioni di CHF, mentre il flusso di cassa operativo è stato di 651,6 milioni (+10,3%).

Tutto questo ha portato a un sostanzioso incremento, del 7,5%, dei dividendi, a 1.000 franchi per azione nominativa e a 100 per i buoni di partecipazione.

In sostanza l’azienda continua nel proprio percorso di sviluppo e consolida, ancora una volta, la posizione di leader nel mercato del cioccolato premium.

Per il gruppo l’Europa (+5,6%) rimane, con circa il 50% di incidenza sui ricavi, l’area d’affari più importante, anche se, naturalmente, i mercati emergenti – soprattutto Giappone, Sud Africa, Brasile e Cina – evidenziano una doppia cifra e una crescita complessiva del 10,3 per cento.

Nei 468 negozi Lindt nel mondo – 48 in Italia - il flusso è stato superiore agli 80 milioni di visitatori.

Sulla scorta dei risultati del 2018 il management prevede una crescita annua, a medio e lungo termine, del 5-7% e un progresso del margine di profitto tra i 20 e i 40 punti base. In particolare si attendono sviluppi significativi negli Usa, dove la multinazionale elvetica ha creato 3 nuovi centri logistici, in California, Georgia e Texas.

Da osservare, infine, che oltre 72.500 agricoltori beneficiano oggi del ‘Lindt & Sprüngli Farming Program’, un progetto che ha l'obiettivo di tracciare e verificare tutto il cacao utilizzato per la creazione dei prodotti di cioccolato Lindt. Entro il 2020 Lindt dovrebbe portare a termine una catena di approvvigionamento della materia prima completamente rintracciabile e verificata.