di Luca Salomone

Newlat non acquisirà più l’inglese Princes, o, per lo meno, non allo stesso prezzo. I negoziati, avviati alla fine dello scorso anno e confermati a dicembre dal colosso agroalimentare italiano (oltre 600 milioni di euro di ricavi da gennaio a settembre 2023, e 741,1 milioni di fatturato consolidato nel 2022) sono in stallo.

Troppi rischi sul mercato inglese

In una nota l’azienda della famiglia Mastrolia spiega, che “Newlat Food ha svolto una capillare analisi sull’integrazione strategica di Princes e, anche in considerazione del difficile contesto di mercato nel Regno Unito, caratterizzato da una riduzione della domanda e da un forte calo dell'inflazione, che si prevede comporteranno pressioni sia sul volume delle vendite, sia sulle richieste di diminuzione dei prezzi da parte dei retailer, ha ritenuto opportuno rivedere i valori proposti inizialmente. Tale ultima offerta non è stata accettata dal venditore, Mitsubishi corporation” (proprietaria di Princes ).

Newlat Food – si legge ancora – “rimane disponibile a valutare l’operazione qualora la controparte fosse disposta a prendere in considerazione nuovamente la vendita in base al più recente valore proposto”.

Le cifre in ballo

Anche se le cifre in gioco sono riservate, pare che la prima offerta di Newlat, lanciata soprattutto in competizione con l’investitore londinese Epiris, si aggirasse sui 700 milioni di sterline (818 milioni di euro) per il cento per cento del capitale. Del valore della seconda proposta, invece, non si sa nulla di preciso e ufficiale, anche se alcune fonti parlano di 400 milioni.

Comunque la compagnia inglese(operativa anche in Italia grazie al faraonico polo produttivo di Foggia, specializzato nella lavorazione del pomodoro), ha chiuso il 2022 con un giro d’affari di oltre 1,4 miliardi di sterline (circa 1,7 miliardi di euro), però in netto calo rispetto a un dato di 1,55 miliardi dell’esercizio precedente. Ma, secondo le cifre, rese note dalla stessa Princes, i ricavi 2023 sono di 1,7 miliardi di sterline, dunque di nuovo in forte sviluppo.

Princes non vuol dire solo pomodoro: copre infatti una ventina di categorie merceologiche che comprendono, per citare a caso, pesce, carne, frutta, verdura, minestre, pasta, olio, dolci…

Fondata a Liverpool nel 1880, come Simpson&Roberts, l’azienda è passata nell’orbita giapponese nel 1989.

Torniamo a Newlat. La società di Reggio Emilia, quotata all’Euronext Star di Borsa Milano dall’autunno del 2019, ha voluto rassicurare il mercato che manterrà “un proprio profilo acquisitivo, alla continua ricerca di opportunità di crescita per linee esterne, supportata da una crescente disponibilità di mezzi propri e dalla presenza di importanti partner finanziari, i quali erano pronti a dare il loro pieno supporto al gruppo di fronte a questa grande opportunità e che non mancheranno di supportarci anche in futuro”.

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