di Luca Salomone

Va definitivamente in porto - il closing è in questo mese di luglio – l’ingresso, con una quota del 75 per cento, di Riello investimenti nel capitale della trevigiana Il Fornaio del Casale, nota per il proprio marchio ombrello Gecchele: dai panificati, alla pasticceria industriale, al forno salato, ai prodotti per la ricorrenza carnevalizia, uno dei segmenti chiave del vasto assortimento.

Private label al 15 per cento

La società di Casale sul Sile, con un fatturato 2022 di 50 milioni di euro, realizza, con il proprio brand, l’85% dei ricavi totali, mentre il restante è dovuto alle private label.

Driver di sviluppo sono l’innovazione dell’assortimento e un alto livello di automazione industriale.

Fondato nel 1969, come grossista tradizionale, Il Fornaio, ha creato il brand Gecchele nel 1990. In seguito, nel 2001, il business si è espanso, arrivando a coprire, oltre alle zone storiche – tutto il Triveneto e la Lombardia - le regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo e questo anche grazie all’acquisizione di una struttura molto simile, nel ravennate, a Faenza.

Anno dopo anno, il numero delle linee produttive e dei segmenti merceologici ha continuato ad allargarsi e sono stati presi in considerazione i mercati esteri. E, proprio da qui, è partita l'idea di cercare un alleato.

Una crescita costante e a doppia cifra

Del resto il fatturato, dai 34 milioni di euro circa del 2019 (dati Reportaziende Consodata) è passato al valore attuale, con un guadagno secco, in quattro esercizi (tutti in costante rialzo), di 16 milioni di euro e un Cagr di circa 12 punti percentuali.

Commenta Darix Gecchele, attuale presidente: «Le famiglie azioniste e fondatrici che oggi rappresento (Gecchele, Botter e Zorzan, ndr), hanno scelto di affrontare con Riello le sfide del futuro e di continuare il percorso di crescita, confidando nelle sinergie con una realtà finanziaria di lunga tradizione».

Nicola Riello, presidente di Riello investimenti partners, spiega che, «anche grazie all’ampia gamma di prodotti e alla rilevante crescita nel medio periodo, i piani disegnati con l’azienda prevedono un allargamento della distribuzione in Italia e una forte spinta verso l’export. Proprio l’internazionalizzazione è alla base del nostro modello di business».

L’operazione rappresenta la settima acquisizione del fondo Italian strategy private equity, il terzo fondo di private equity gestito dalla Sgr milanese, che ha chiuso il periodo di raccolta 2022 con una dotazione di 117 milioni.

Nel portafoglio clienti di Riello ci sono molti bei nomi. Per restare nei beni di consumo si notano quelli di Spinosa (mozzarella di bufala campana Dop), Paninidurini e Foodness (free from).