Di Federica Bartoli

Si è svolta lo scorso 22 dicembre a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, l’assemblea generale ordinaria dei soci di Deco Industrie, la cooperativa con stabilimenti in Emilia e in Romagna che produce prodotti alimentari e per la detergenza e che consta in più di 600 lavoratori, di cui 232 soci.

Il fatturato di gruppo previsto per il 2023 si attesta attorno ai 228 milioni di euro (erano 197 milioni nell’anno precedente) con un incremento del 17,5%. Il margine operativo lordo è di 28 milioni (era 1 milione lo scorso anno) e il risultato netto gestionale supera i 18 milioni di euro (era in negativo di 5 milioni nel 2022).

Il budget 2024 prevede un fatturato di 220 milioni di euro, con un margine lordo di 16 milioni e un risultato netto di 7,5 milioni.

«Quello che sta per terminare - dichiara Stanislao Fabbrino, direttore di Deco Industrie - è stato un anno in cui non ci siamo fatti mancare niente: dopo l’aumento dei costi delle materie prime del 2022, abbiamo visto l’alluvione, anzi a Bagnacavallo ne abbiamo subìte due distinte. Grazie alla collaborazione di tutti, ci siamo rialzati e abbiamo fatto tornare operativo lo stabilimento in tempi molto brevi e questo ci ha consentito di limitare i danni. Lo scorso anno ha visto un aumento vertiginoso dei costi di produzione: nel 2023 i costi sono diminuiti e al contempo abbiamo potuto finalmente adeguare i prezzi di listino. Questo ha portato una forte crescita che non ci aspettiamo si possa riprodurre con le stesse grandezze anche negli anni successivi ma che ci restituisce positività per il futuro».

L’assemblea è stata infine l’occasione per consegnare una borsa di studio di 500 euro a Giulia Bernardi per essersi distinta positivamente nel suo percorso scolastico, una targa ai lavoratori che sono andati o andranno presto in pensione (Francesco Asturi, Enrico Berardi, Stefano Borghi, Claudio Carattoni, Stefano De Paoli, Claudio Minghetti, Davide Taroni, Mauro Ugolini e Mauro Vignoli) e a quelli che celebrano i 30 anni in azienda (Donatella Bandini, Roberto Tondini e Nicoletta Matteucci).