Ogni giorno i retailer online si trovano di fronte al fenomeno del "wardrobing", ossia quei resi fraudolenti per cui alcuni clienti acquistano un capo d’abbigliamento, lo indossano una sola volta con l’etichetta ancora intatta e poi lo restituiscono in negozio, ottenendo il rimborso completo.

Pur non trattandosi di una pratica totalmente illegale, il wardrobing è comunque un’azione che si sta diffondendo sempre più. Checkpoint Systems ha sviluppato R-Turn Tag, una soluzione a basso costo rivolta ai business driver ad alto impatto, che funge da deterrente per i clienti disonesti e riducendo le probabilità di esaurimento dell’inventario.

Tra i vantaggi della proposta troviamo la personalizzazione poiché i retailer possono customizzare l’etichetta R-Turn con il logo, i colori e i messaggi del brand per un maggiore “appeal” sullo scaffale, e il posizionamento versatile dal momento che l’etichetta si può applicare ovunque sul prodotto, perfino sulle cuciture, in modo da funzionare come deterrente per quei clienti che intendono indossare il capo e poi restituirlo.

Inoltre, la soluzione è di facile utilizzo: una volta applicato il tag rimane al suo posto, finché il cliente non lo rimuove manualmente, rompendo il meccanismo di blocco con qualche semplice torsione e senza l’utilizzo di alcuno strumento. È anche facile da applicare, sia in magazzino, per assicurare un posizionamento preciso, sia in negozio.

Infine, R-Turn Tag di Checkpoint è studiato per un’applicazione diretta da parte dei retailer, evitando di segnare o macchiare il tessuto durante applicazione e rimozione.