La ricerca è stata condotta presso un campione di cento aziende del settore biologico, con forte orientamento all’esportazione: il maggior contributo alle attività di export proviene da Germania, Francia e Regno Unito, con un aumento delle richieste anche dal Nord Europa.

Per quanto riguarda i Paesi extra europei, i principali sbocchi commerciali sono rappresentati, per il bio made in Italy, da Stati Uniti, Svizzera e Giappone, mentre restano ancora in secondo piano Russia, Cina e Canada.

Nonostante l’attuale crisi congiunturale, inoltre, le aziende sembrano orientate positivamente anche in prospettiva futura: per il 55%, infatti, l’attività di export dovrebbe confermare il trend di crescita.