Quasi 11 milioni di euro di sanzioni complessive, 10,9 per la precisione, a Unieuro e alla su controllata Monclick, Leroy Merlin Italia e Mediaworld Italia. L’Agcm spiega che “le istruttorie hanno consentito di accertare che le quattro società, nell’ambito dell’attività di e-commerce di prodotti di elettronica di consumo, elettrodomestici, ferramenta, bricolage, giardinaggio e altri prodotti per la casa, svolta tramite i propri siti web aziendali, hanno posto in essere - soprattutto nel periodo di emergenza sanitaria per il Covid 19 - alcune condotte scorrette, differenziate per ciascuna impresa, ma tutte riconducibili a due pratiche commerciali scorrette. La prima riguarda le criticità relative al momento dell’offerta di prodotti sul sito Internet, l’altra le disfunzioni registrate successivamente all’acquisto online.

In particolare, vengono contestate, prima dell’acquisto le seguenti condotte: diffusione di informazioni inesatte e ingannevoli sull’effettiva disponibilità dei prodotti venduti online e sui relativi prezzi; diffusione di informazioni inesatte e ingannevoli riguardo ai tempi di consegna; addebito del pagamento o blocco del plafond prima della conclusione del contratto; annullamento unilaterale degli ordini di numerosi consumatori.

Successivamente all’acquisto l’Antitrust contesta: ritardata o mancata consegna dei prodotti acquistati e regolarmente pagati dai consumatori; informazioni ingannevoli sullo stato delle spedizioni; ritardi e ostacoli in relazione all’esercizio dei diritti di rimborso dei consumatori; omessa o inadeguata assistenza post-vendita rispetto alle numerosissime richieste dei consumatori (in particolare, durante il periodo pandemico, sono state sospese molte attività di customer care); ritardi e ostacoli per l’esercizio dei diritti di recesso e di rimborso dei consumatori.

Secondo l’Autorità, si tratta di condotte qualificabili come ingannevoli e aggressive, perché suscettibili di ingannare i consumatori e di condizionarli indebitamente nell’acquisto, o nell’esercizio dei loro diritti contrattuali.

I quattro distributori, entro 60 giorni cioè per la fine di febbraio 2022, dovranno informare l’Agcm sulle iniziative assunte per superare gli elementi di criticità evidenziati nei provvedimenti sanzionatori adottati.

Al momento a rispondere (per le rime) è solo Leroy Merlin (3 milioni di multa), che ha già annunciato ricorso al Tar. "Prendiamo atto della sanzione – comunica la catena - precisando che le condotte contestate a Leroy Merlin Italia fanno soprattutto riferimento al periodo di emergenza sanitaria per il Covid19, in cui tutta l'Italia, e non solo, affrontava la pandemia con gli effetti noti sulla vita quotidiana dei cittadini e sulle attività commerciali. Riteniamo di non aver adottato alcuna condotta ingannevole, scorretta o aggressiva attraverso il canale e-commerce e che quanto sanzionato dall’Autorità non tenga in debita considerazione gli effetti della pandemia e l'atteggiamento tenuto da Leroy Merlin nei confronti dei propri clienti. Abbiamo già conferito il mandato di depositare ricorso al Tar affinché venga riconosciuta la correttezza del nostro operato”.

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