di Luca Salomone

È durata poco più di un anno e mezzo l’avventura di Amazon nelle boutiques di abbigliamento e accessori: i due insediamenti Amazon style, aperti, in via sperimentale, a Glendale, in California (maggio 2022), e a Columbus, in Ohio (ottobre 2022), chiuderanno infatti le porte giovedì 9 novembre.

L’azienda, riporta Bloomberg news, tuttavia sdrammatizza e la portavoce ufficiale, Kristen Kish, sottolinea che è più opportuno, per Amazon, focalizzarsi, per questi beni, sull’online, grazie a innovative proposte tecnologiche e di prodotto. E aggiunge che, in ogni caso, il canale fisico rimane interessante per il gruppo.

Una dichiarazione che però non convince del tutto, visto che, ancora prima, la regina del commercio elettronico ha ‘spento’ molti altri store.

Come ricorda il quotidiano belga, Retail detail, nel 2022 il gruppo di Seattle ha dismesso, in Usa e Uk, un perimetro totale di 68 punti vendita, fra Amazon books (librerie), Amazon4Stars (editoria ed elettronica di consumo), più una serie di pop up.

Ma la presenza di Amazon, nel retail reale è ancora molto significativo e passa attraverso Whole foods market (500 Pdv conquistati nell’estate del 2017 con l’acquisizione della catena texana di prodotti naturali e biologici), più i 44 insediamenti Amazon fresh e i 24 supermercati Amazon go, due insegne caratterizzate da un percorso di acquisto snellito dall’eliminazione delle casse.

Conclusione: anche il marketplace più grande del mondo, quando si misura con il retail fisico, non può fare a meno dell’alimentare.