di Luca Salomone

Un grosso colpo di scena per il gruppo belga Louis Delhaize, ormai da tempo nella bufera a causa della decisione di trasformare, dall’autunno 2023, i 128 punti vendita diretti, tutti in Patria, in negozi affiliati.

Carrefour, infatti, ha acquistato, dallo stesso Delhaize, le reti Cora e Match operative nell’Esagono: rispettivamente 60 ipermercati e 115 supermercati.

Il perimetro, che ha totalizzato, nel 2022, un giro d’affari di 5,2 miliardi di euro e un Ebitda di 189 milioni, è decisamente complementare con quello di Carrefour, specie nelle regioni del Grand Est (al confine con il Benelux, la Germania e la Svizzera) e del Nord delle Francia, dove lo stesso Gruppo Carrefour è poco presente.

Fanno parte dell’intesa anche 132 immobili, che ospitano 55 ipermercati Cora e 77 supermercati Match.

La transazione, che sarà finalizzata entro un anno, nell’estate del 2024, ha un valore d’impresa di 1,05 miliardi di euro, una somma che sarà rivalutata in base all’andamento dell’utile netto per azione di Delhaize.

In questo modo Carrefour diventa leader o, almeno, co-leader in Francia, dove ha già un fatturato di 33,7 miliardi di euro, attribuendogli una quota di mercato combinata che, secondo i dati di Kantar Worldpanel (a fine giugno), pubblicati dal giornale Lsa, sale dal 19,9 al 22,5 per cento, instaurando un testa a testa con Leclerc, che, ha il 23,5 per cento.

L’integrazione dovrebbe generare, in termini di Ebitda, 110 milioni di sinergie annue, nel triennio successivo al closing.

Parallelamente Carmila, società di centri commerciali di cui Carrefour è il maggiore azionista, con il 36%, ha raggiunto un accordo che porterà in dote il 93% di Galimmo, la quale possiede 52 gallerie adiacenti ad altrettanti ipermercati Cora.

Tra Carrefour et Delhaize c’è una storica collaborazione, che, in tempi recenti, è stata ribadita dall’alleanza negli acquisti e dalla vendita, al gruppo francese, di Cora Romania (10 ipermercati e 8 supermercati).

Nei prossimi mesi l’operazione passerà al vaglio dell’antitrust nazionale… ma non si prevedono grandi problemi proprio grazie alla forte complementarità geografica dei due operatori.