Carrefour cede l’80% delle attività cinesi al gruppo Suning.com, che ne rileva l’80% per un controvalore di 620 milioni di euro, una cifra calcolata sulla base di un enteprise value di 1,4 miliardi di euro e che potrebbe essere ritoccata in fase di closing.

Presente nel Paese a partire dal 1995, il colosso francese evidenzia da tempo una certa sofferenza sul mercato locale, anche se la transazione, secondo una nota, non segnerà l’uscita del gruppo dal mercato, ma, se mai, una nuova fase di sviluppo grazie al dinamismo di un partner complementare.

Fra gennaio e marzo 2109, il gruppo ha perso, in Cina, il 4,4%, un dato in lieve miglioramento rispetto al corrispondente grazie alle vendite online.

Nella Repubblica popolare Carrefour ha una rete di 210 ipermercati e 24 supermercati di prossimità, per un fatturato 2018 di 3,6 miliardi di euro (-10% circa sul 2017) e un Ebitda di 66 milioni.

Al termine dell’operazione, prevista per la fine del 2019, la multinazionale d’Oltralpe conserverà la restante quota del 20 per cento, quota che peraltro potrebbe passare a Suning nell’arco dei prossimi 4 anni.

Suning – più di 44 miliardi di euro di fatturato - è fra i leader del retail cinese e il principale operatore del cosiddetto O2O (online-to-offline). La sua rete fisica conta più di 8.880 punti di vendita dislocati in 700 città, che si somma alla terza posizione nell’e-commerce B2C.