Conad chiude il bilancio 2017 con un fatturato della rete di vendita di 13 miliardi di euro, 600 milioni in più rispetto all’esercizio precedente (+4,9%).

La quota di mercato si è attestata al 12,5%, in ulteriore progressione rispetto all’11,9% del 2016: sale nei supermercati, al 21,5% (0,8 punti percentuali sopra il valore del 2016), e nel libero servizio, al 14,6%, 0,4 punti percentuali al disopra del precedente valore.

Conad è ora leader in Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Sardegna, Umbria ed è secondo in Campania, Emilia-Romagna, Sicilia e Valle d’Aosta.

Il patrimonio netto aggregato ha raggiunto 2,44 miliardi di euro (+5,4%), confermandosi una fondamentale fonte interna di finanziamento per gli investimenti finalizzati allo sviluppo. «La crescita che registriamo nel 2017 è frutto del nostro modello, fatto di imprenditori dettaglianti indipendenti associati in grado di fare la differenza in un mercato estremamente competitivo - commenta l’amministratore delegato, Francesco Pugliese -. I nostri soci, però, sanno bene che se non c’è redistribuzione della ricchezza non ci sono nemmeno prospettive di sviluppo per le loro associate. Ecco perché la soddisfazione per la crescita della rete – ancora una volta significativa e trainata dai successi della nostra marca – non può prescindere dall’impegno per la crescita e il sostegno del territorio e delle comunità locali”.

Il gruppo ha ora 3.149 punti di vendita, per una superficie complessiva di 1.943.670 mq. Il piano strategico di sviluppo per il triennio 2017-2019 prevedeva investimenti per 1.101 milioni di euro, di cui 413 nel 2017, 402 nel 2018 e 286 nel 2019.

La quota di mercato della marca Conad ha raggiunto il 28,4%, guadagnando 1,3 punti percentuali rispetto al 2016; valore ben oltre quello medio del settore, attestato al 19,4% (fonte: Iri). Il marchio privato contribuisce alla crescita del settore per il 70% (fonte: Iri 2017), tanto che un prodotto a marchio su tre acquistato nella grande distribuzione (il 32%) porta il logo della margherita.