Conad ha chiuso il 2018 con un fatturato della rete di vendita di 13,5 miliardi di euro, 500 milioni in più rispetto all’anno precedente (+3,5%), una quota di mercato del 12,9% (0,4 punti percentuali in più,) e 56.005 addetti, con 3.243 nuovi occupati. Si rafforza la leadership nei supermercati con una quota del 22,4%, superiore di 0,8 punti percentuali a quella dell’esercizio precedente.

In crescita anche il patrimonio netto aggregato, che raggiunge i 2,5 miliardi di euro (+6,8% rispetto al 2017) e consente di affrontare con la necessaria solidità economica un piano di investimenti 2019-2021 di 1,3 miliardi di euro.

Conad vive una crescita costante da 10 anni, passando dai 9,3 miliardi di euro di fatturato (2009) agli attuali 13,5 miliardi – con una variazione di oltre il 45,2% – e da una quota di mercato del 9,9% (2010) al 12,9 per cento.

I dati di lungo periodo confermano la validità del modello imprenditoriale cooperativo, in cui a fare la differenza è la presenza capillare del socio imprenditore sul territorio, cha ha consentito di affrontare la crisi economica limitandone gli effetti e di creare occupazione: dal 2014 sono 8.623 i nuovi occupati nel sistema Conad.
Un modello ancora più valido nei comuni con meno di 5.000 residenti che coprono il 70% del territorio nazionale, ma sono abitati solo da 10 milioni di persone (un sesto della popolazione). Comuni in cui sta venendo meno quel vicinato di responsabilità e di servizio che la moderna distribuzione stenta a svolgere. Conad è presente in questi piccoli comuni di 19 regioni con 515 punti di vendita – il 16,2% della propria rete – che hanno un’incidenza del 7,5% sul fatturato complessivo.

Il gruppo cooperativo opera in tutte le regioni italiane con 3.174 punti di vendita (25 in più rispetto al 2017) che coprono tutti gli attuali format della moderna distribuzione: 25 Conad Ipermercato, 231 Conad Superstore, 1.099 Conad, 462 Margherita Conad, 970 Conad City, 237 Todis (discount), 20 Sapori&Dintorni e 130 con altre insegne. Si aggiungono 134 parafarmacie, 39 distributori di carburanti, 15 Ottico e 26 PetStore.

Da segnalare la crescita degli ipermercati, che, ad aprile 2019, a rete omogenea, incrementano gli incassi, su aprile 2018, dello 0,3% e il numero degli scontrini, aumentati dello 0,9%. Risultati ancora più evidenti a rete assoluta, comprendendo i 6 ipermercati del gruppo Finiper, situati lungo la costa adriatica e oggetto dell’operazione di affitto di ramo d’azienda a fine 2018 e con il cambio di insegna attivo all’inizio dell’anno in corso: +15,1% di incassi e +16,8% di scontrini.

Prosegue inoltre il trend positivo della marca privata, che si attesta a 3,5 miliardi di euro di fatturato (in crescita del 7% rispetto al 2017) e con una quota di mercato al 29,2% (9,1 punti percentuali sopra la media).

Conad si misura in un mercato caratterizzato nel 2018 dal segno negativo e dove anche il Nord Est – una delle macroregioni importanti in Europa per industria, commercio, finanza, servizi, trasporti e turismo – si scopre vulnerabile, con una perdita dello 0,3% di Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia (fonte: Nielsen).

Nel 2018 la spesa media delle famiglie (2.571 euro secondo l’Istat) è cresciuta lievemente per il quarto anno consecutivo. Si consumano più uova fresche, spumanti, snack salati e ortaggi di IV gamma, ma meno olio extravergine, olio di semi, carni in scatola, farine e semole (Ismea-Nielsen, febbraio 2019).

In questo scenario Conad ha aumentato la convenienza, garantendo un risparmio medio annuale di 1.645 euro per famiglia con la sola operazione Bassi&Fissi che ribassa in modo continuativo i prezzi di un paniere di 500 prodotti di prima necessità (erano 379 nel 2016 e 425 nel 2017) su cui è applicato uno sconto del 30%. Con offerte e promozioni i clienti hanno potuto risparmiare complessivamente 717 milioni di euro.

A tali vantaggi si sommano quelli prodotti dai carburanti e dalle parafarmacie, anche a livello di calmieramento dei prezzi della concorrenza. I distributori di carburanti Conad hanno prodotto convenienza – 136 euro la media mensile della spesa per rifornire, rispetto ai 144 della media Italia – grazie a un costo al litro di 8 centesimi di euro inferiore ai prezzi medi comunicati dal Mise.

Nelle parafarmacie Conad i clienti hanno speso 23 milioni di euro in farmaci Sop e Otc, con uno sconto medio del 20% rispetto ai prezzi praticati dalle farmacie private tradizionali. I concept Ottico Conad hanno prodotto convenienza per 1,8 milioni di euro, mentre i PetStore – 15,2 milioni di euro di fatturato –, oltre ad assicurare convenienza, hanno donato 25 tonnellate di cibo per un valore di 125.000 euro con un’iniziativa di solidarietà rivolta agli animali meno fortunati.

Sul fronte ambientale, Conad sta adottando modelli di gestione più sostenibili e indirizzando i clienti verso comportamenti di consumi ecofriendly. Nasce da tali premesse il primo bilancio di sostenibilità del gruppo, focalizzato sulla logistica, tra le attività a maggiore impatto ambientale nel settore distributivo. Il costante rinnovamento del parco automezzi ha portato a una riduzione delle emissioni di particolato del 5,3% rispetto al 2017, nonostante l’aumento delle distanze percorse, mentre l’indice di efficacia del trasporto dei prodotti, dai Cedi ai punti di vendita, calcolato sulla base delle percorrenze a pieno, è pari a 1,25 kg CO2e/km (rispetto al valore di 1,38 nel 2017).

Sul versante della mobilità elettrica l’accordo con Enel prevede l’installazione di 240 colonnine di ricarica negli iper e nei supermercati Conad entro la fine dell’anno. A oggi ne sono state posizionate 54 e per altre 150 è attesa l’autorizzazione in tempi brevi.

Tra i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del bilancio 2018 c’è l’accordo con Auchan Retail per l’acquisizione della quasi totalità delle attività di Auchan Retail Italia. Entra così in Conad una parte importante dei punti vendita del gruppo francese (tranne i supermercati gestiti da Auchan Retail in Sicilia e i drugstore Lillapois): ipermercati, supermercati, negozi di prossimità con i marchi Auchan e Simply, disposti sul territorio italiano in modo complementare alla rete Conad.

«Con l’operazione Auchan – commenta l’amministratore delegato, Francesco Pugliese - abbiamo conquistato la leadership di mercato: ciò comporta un’ulteriore assunzione di responsabilità nei confronti del mercato e la capacità di dare risposte a nuovi modelli di consumo garantendo, al contempo, l’intera filiera nazionale della produzione. Condividiamo il nostro modello imprenditoriale con tutti gli attori di tale filiera, anche se siamo consapevoli che non potrà essere sufficiente, da solo, a rimettere in moto l’economia del Paese in un anno, il 2019, che l’Ocse vede in stagnazione».