di Luca Salomone

Natura, insegna spagnola di tessile per la casa e la persona, lifestyle, accessori, beni equosolidali e tanto altro, raddoppia a Torino, - in Piazza Carlo Felice - all'interno della stazione di Porta Nuova, dove ha già un punto vendita nella centralissima Via Po, davanti ai Giardini reali.

Il totale rete sale così a 7 vetrine nella Penisola: le altre sono a Bergamo Oriocenter (primo opening, nel 2020), a Milano Via Torino (centro storico), Milano Piazza Argentina (Corso Buenos Aires), a Genova e ad Alba.

Nel mondo il marchio conta circa 200 location: oltre che nel nostro Paese opera, ovviamente in Spagna, e poi in Portogallo e nel Principato di Andorra.

Il negozio di Porta Nuova consentirà l'assunzione di ulteriori risorse, che andranno ad aggiungersi a un totale internazionale di 1.590 collaboratori. Non solo: Natura prevede altri due Pdv nei prossimi mesi, uno ancora a Milano, dove farà tris, e l’altro a Rimini con l’obiettivo di incrementare il proprio fatturato del 18 per cento.

Il concept è ideato per assicurare un’esperienza di visita piacevole e carica di belle emozioni, rispondendo al desiderio di creare un viaggio ricco di sensazioni in cui luce, musica, aromi e oggetti (scelti con amore e sensibilità) rimandano a uno spazio stimolante che risvegli tutti i sensi.

Fondata dall’imprenditore Sergio Durany e da un gruppo di amici, amanti del design, dell’ambiente e dei viaggi, la catena ha debuttato nel 1992 a Barcellona

Nel 1994 è stato istituito il Premio Natura, con il quale una parte dei profitti del brand viene destinata a finanziare progetti ambientali e sociali e, dal 2012, Natura ha attivato il progetto ‘Agua por agua’ in collaborazione con l'associazione Aigua per al Sahel, per la costruzione di pozzi in Burkina Faso.

Inoltre, gli imballaggi di tutti gli ordini online, una volta in plastica, sono stati sostituiti al 100% da materiali biodegradabili, riciclabili e riciclati e l’86% dei punti vendita utilizza energia verde, cioè da fonti rinnovabili.

Nel 2022 Natura ha conseguito un giro d’affari di 125 milioni di euro, facendo segnare un +22% sul 2021 e superando i risultati del 2019, ultimo anno prima del Covid.

La scala prezzi è decisamente abbordabile, e oscilla, a seconda degli articoli, da 7-8 euro fino a un massimo di 50. Tanto per fare qualche esempio le coperte costano circa 20 euro, i maglioni da donna vanno da meno di 30 a 49,90 e l’e-commerce alligna sempre una sezione ‘special prices’.