Mancano un paio di settimane scarse alla riapertura delle scuole. Oltre alle mille domande sulla sicurezza sanitaria e sulle nuove misure di contenimento - per gli studenti sopra i 12 anni non c’è obbligo di green pass, a parte gli universitari -, a tenere in tensione le famiglie è la spesa, il solito balzello annuo sul cosiddetto diritto allo studio.

Secondo il Codacons la stangata d’autunno potrebbe pesare fino a 1.500 euro circa per nucleo, incorporando però in questa voce rincari come quelli energetici, che non hanno a che vedere con le attività di apprendimento dei giovani e dei bambini.

Quest’anno, secondo le rilevazioni dell’associazione, diari, zaini, astucci e tutto il materiale “griffato”, costerànno in media il 3,5% in più rispetto allo scorso anno. La spesa per il solo corredo toccherà 550 euro a studente. A tale costo va aggiunto l’esborso per i libri, che potrebbe portare il conto a 1.200 euro a studente.

Sarà un autunno pesante anche sul fronte dei prezzi al dettaglio, con un generale incremento del costo della vita: se l’inflazione confermerà il trend al rialzo degli ultimi mesi, ogni famiglia italiana dovrà mettere in conto, solo per il periodo autunnale, un maggiore esborso pari a +189 euro, a causa dei rincari dei listini.

Non andrà meglio nel comparto dei trasporti: i pesanti incrementi dei carburanti alla pompa determineranno un aggravio del rifornimento medio di +75 euro a famiglia solo nei mesi autunnali, e ci saranno ripercussioni anche sul fronte delle bollette di luce e gas.

L’andamento al rialzo della benzina, infatti, avrà conseguenze sulle tariffe energetiche, con una maggiore spesa per elettricità e gas stimata in +24,5 euro a famiglia, solo fra ottobre e dicembre, rispetto allo stesso periodo del 2020.

Voci che, sommate, determineranno – secondo Codacons - una “stangata d’autunno” di 1.488,5 euro per nucleo familiare.