Il nuovo soggetto federativo annunciato ieri, 13 giugno, vede, come partecipanti, Assalzoo - Associazione nazionale tra produttori di alimenti zootecnici, Assocarni - Associazione nazionale industria e commercio carni e bestiame e Italmopa, Associazione industriali mugnai d’Italia.

La super associazione si chiama, appunto, Confindustria agroalimentare della prima trasformazione e rappresenta, in questa fase, un fatturato complessivo superiore ai 25 miliardi di euro.

Molti i suo obiettivi strategici: incrementare l’incidenza del comparto sia nei riguardi degli interlocutori istituzionali nazionali, sia all’interno del sistema confederale, con la partecipazione, fra l’altro, al Consiglio generale Confindustria; rispondere in modo adeguato alle crescenti aspettative di tutela e assistenza delle aziende rappresentate sul piano politico-economico, legale e sindacale in un contesto fortemente evolutivo degli scenari economici interni, comunitari e internazionali; attivare modelli flessibili, dinamici e adattativi, volti a una maggiore efficienza della rappresentanza del mondo agroalimentare.

La federazione - che la 'collega' Federalimentare ha salutato come un'ottima iniziativa -, secondo le norme statutarie, che dovranno essere adottate entro fine anno, sarà aperta all'ingresso di altre componenti, con particolare riferimento a quelle che si fanno carico, a livello nazionale, degli interessi di aziende che operano nell’agroalimentare.