di Federica Bartoli

Daniele Camicia, forte di un’esperienza ventennale nelle operazioni di finanza straordinaria al servizio di piccole e medie imprese italiane a conduzione familiare, maturata principalmente in Ubs, raggiunge Andriani Società Benefit in qualità di direttore generale.

Il suo arrivo coincide con il rapido processo di crescita in atto presso l’headquarter pugliese, accelerato dalla partnership siglata a fine 2022 con Nuo e guidato da un nuovo Piano Industriale improntato sull’incremento della brand awareness, sulla penetrazione dei mercati internazionali e su una crescita importante dell’organico, del fatturato e degli investimenti, finalizzati a consolidare la posizione dell’azienda come guida della food transition su scala globale.

Nel 2023, Andriani ha superato i 100 milioni di fatturato e si appresta quest’anno ad inaugurare un nuovo sito produttivo in Canada di circa 6mila mq, promuovendo anche all’estero nuovi e più responsabili modelli alimentari e i principi di sostenibilità nei confronti dei propri stakeholders, come la valorizzazione e l’attrazione di talenti, il consolidamento del proprio value network, la co-evoluzione delle filiere produttive e il raggiungimento della Carbon Neutrality entro il 2025.

Daniele Camicia guiderà una squadra di C-level recentemente integrata da profili senior provenienti da diverse multinazionali, che hanno scelto di mettere le proprie professionalità ed esperienze al servizio del Gruppo Andriani.

Il nuovo direttore generale di Andriani Società Benefit, ha dichiarato: «Il forte senso di appartenenza alla famiglia Andriani che ho maturato negli ultimi anni mi ha permesso di cogliere in modo naturale l’opportunità di entrare nel Gruppo. Siamo dinanzi a un percorso di crescita tanto sfidante quanto virtuoso, che abbiamo il

dovere di affrontare con un grande senso di responsabilità nei confronti di tutta la filiera, dai fornitori ai consumatori. Alimenteremo la nostra resilienza attraverso la continua innovazione, il talento ed una forte ed attenta cultura del lavoro».