La chiamano ANN, acronimo di Artificial Neural Network, ma in Italia è nota soprattutto come Rete Neurale. Come spiega il noto portale GeoPop, si tratta di un nuovo strumento di apprendimento automatico, o meglio un modello computazionale che è formato da neuroni artificiali, ispirato proprio alla rete neurale degli esseri viventi.

Si tratta di un’innovazione incredibile, vicina ovviamente all’Intelligenza Artificiale, e propone soluzioni all’avanguardia e mai viste prima per elettronica, informatica ma anche tantissimi campi diversi. Il suo funzionamento simula proprio quello del cervello umano: se nel nostro corpo i neuroni formano una rete di interconnessioni per inviare segnali elettrici e quindi elaborare informazioni, in quelle artificiali i neuroni collaborano tra di loro per risolvere un problema o una richiesta. Tra le tante applicazioni diffuse al giorno d’oggi troviamo quelle nel campo della finanza, che sfrutta questo strumento per previsioni sull’andamento dei mercati o per analisi sui rischi di credito, oppure nel campo della sicurezza, con il riconoscimento vocale, facciale e simulazione di sistemi biologici.

Un settore che di recente sta guardando alle ANN è quello della produzione di slot machine online. “Nel nostro settore le reti neurali sono utilizzate soprattutto per analizzare i pattern di gioco - commentano ai nostri microfoni gli sviluppatori del sito SlotMachineAAMS - oppure per ottimizzare le slot”. Grazie al sistema di moduli software, anche detti nodi, le reti neurali sono in grado di risolvere ma anche di leggere situazioni, interpretarle, fornire una lettura e quindi una soluzione. “Il settore delle slot e del gambling in generale non si è di certo affacciato adesso su questi strumenti - continuano da SlotMachineAAMS - basti pensare al caso dell’Intelligenza Artificiale, utilizzata per questioni di marketing, ma anche per offrire assistenza clienti in qualsiasi momento e per monitorare gli stili di gioco, nell’ottica di responsabilizzazione dell’utente”.

Non solo gaming però, le reti neurali stanno entrando in diversi settori. Quella della comunicazione e del linguaggio, ad esempio, appare la frontiera più semplice da esplorare, con le reti neurali che possono essere addestrate per tradurre in maniera automatica i testi, oppure per creare assistenti virtuali o, ancora, per capire i sentimenti e le opinioni che si nascondono dietro un testo. Una delle sperimentazioni più interessanti è quella della guida autonoma, con esperti e tecnici che si stanno confrontando soprattutto sui sistemi di identificazione e quindi di risposta agli ostacoli sul tragitto, oppure nella sanità, con le analisi di immagine mediche e l’utilizzo di dati clinici che, dati in pasto alle reti neurali, possono essere tramutati in previsioni, terapie, diagnosi.

Il mondo, insomma, cambierà ulteriormente pelle con questa innovazione. Un’innovazione che guarda però allo strumento più importante di tutti: il cervello dell’essere umano.