Dai 30 milioni di euro di fatturato attuali a 50 milioni entro tre anni: è questo l’obiettivo a medio termine del nuovo management della Delverde industrie alimentari passata sotto il controllo del gruppo di origine argentina Molinos Rio de la Plata superando così un periodo di incertezza e difficoltà.

La strategia messa a punto dagli esperti di marketing per centrare gli obiettivi è molteplice. Rientrano in quest’ottica i nuovi packaging opachi che suggeriscono qualità e il codice a barre bidimensionale Qr che i consumatori trovano sulle confezioni di pasta. Codice tramite il quale possono collegarsi, via smart phone, al nuovo sito internet Delverde per ottenere suggerimenti sulla preparazione della pasta, vederne anche la preparazione con scenografici filmati e ricevere pure altre informazioni.

L’azienda intende ampliare anche, e parecchio, l’attività nel segmento della pasta fresca, in forte espansione, con un asso nella manica: Delverde la produce con sola semola di grano duro, quella che si ricava dal frumento di maggior qualità, il cui contenuto proteico permette la formazione di una sorta di rete glutinica che mantiene saldo l’alimento durante la cottura.

Da qui il posizionamento premium della marca abruzzese, la cui pasta viene prodotta solo nello stabilimento di Fara San Martino, sui monti in provincia di Chieti, all’interno del Parco nazionale della Maiella. Una “location”, si direbbe oggi, più che opportuna nel lontano ‘800, all’avvio della produzione, per via dell’acqua limpida fornita dal fiume Verde e per l’aria di montagna dall’umidità costante che ne permetteva già allora la perfetta essiccazione.

A guidare il nuovo corso adottato da Molinos Rio de la Plata sono stati chiamati come presidente del Consiglio di amministrazione
Dino Gazzola, imprenditore di successo nel campo alimentare, e come Ceo-managing director Luca Ruffini in precedenza alla Nestlé e poi alla De Cecco. “Vogliamo rafforzare il nostro posizionamento premium in un mercato difficile come quello italiano ma perseguiamo anche importanti obiettivi a livello internazionale sfruttando la credibilità della marca e il riconoscimento qualitativo per quanto riguarda sia la pasta secca che quella fresca”, afferma Ruffini.

“Dedicheremo le nostre energie a rafforzare Delverde sui mercati esteri - conferma Gazzola - sviluppando la competitività e consolidando il radicamento a Fara San Martino che dispone di un ambiente e di una popolazione straordinari. Abbiamo avviato investimenti per 2 milioni di euro per l’adeguamento tecnologico delle linee produttive convinti come siamo che l’efficienza e la flessibilità saranno le chiavi per garantire il presidio nei 52 paesi in cui esportiamo la nostra pasta e portare in tutto il mondo lo stile di vita italiano”.

In programma c’è pure il lancio di un olio extra-vergine di oliva Delverde: una marcia in più per le prelibatezze ambite dai gourmet assicurano a Fara San Martino.