Nonostante le ricerche di mercato abbiano certificato una sensibile frenata dello Champagne sul mercato italiano Pommery, in controtendenza, ha registrato nel nostro Paese una crescita importante grazie alla presenza di una filiale diretta che ha il suo quartier generale a Rivergaro, in provincia di Piacenza.

L’Italia è un mercato fondamentale per lo Champagne. È infatti tra i primi importatori a livello mondiale e i consumatori sono affezionati, informati, molto attenti alla qualità. La filiale Vranken Pommery Italia, pienamente operativa dal 2009 e guidata dall’amministratore delegato Ilario Iannone, è stata aperta con lo scopo di rilanciare l'immagine della marca, un obiettivo verso il quale si sta muovendo positivamente. Il primo anno di attività si è concluso infatti con circa 300 mila bottiglie vendute, per un giro d’affari di circa 5,7 milioni di euro.

Con l’imminenza del periodo di vendite più "caldo" dell'anno per le bollicine, le attese per il 2010 sono di oltre 350 mila bottiglie, con un incremento del 20% circa rispetto allo scorso anno e un aumento del volume d’affari dal 25 al 30%. Nell'ultimo anno, grazie all'attività della filiale italiana, il marchio è stato inserito in oltre 1.500 nuovi punti vendita in tutta Italia, con particolare attenzione ai locali più prestigiosi e di immagine, tra i quali numerosi ristoranti, alberghi ed enoteche, risultato di una precisa strategia commerciale finalizzata alla conquista del canale tradizionale.

Pommery è il secondo produttore di Champagne con un fatturato di 290 milioni di euro ottenuto vendendo circa 20 milioni di bottiglie, il che produce una quota del 9% tra le case produttrici. Il 46% del fatturato è raccolto all’estero. L’azienda è quotata alla Borsa di Parigi dal 1998 ed è controllata al 70% circa da Paul François Vranken attraverso la holding CdC.