Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 28 Marzo 2024 - ore 17:30
L'azienda piemontese è soprattutto un terzista. L'operazione dimostra quanto oggi siano importanti le marche private.
L'azienda piemontese, controllata dall'investitore tedesco BU, serve molteplici settori industriali, a partire dal food.
L'azionista di maggioranza, Antin, ha deciso di cedere per normale avvicendamento. Advisor dell'operazione è Ubs.
La catena ha più di 100 punti vendita, soprattutto nei centri commerciali e intende sviluppare anche una forte strategia digitale.
Come e perché una solida azienda veneta ha trovato un socio di maggioranza ideale per l'internazionalizzazione.
Il private equity ha completato, con questo acquisto, la costruzione di Gourmet italian food, una realtà da 130 milioni di euro.
Federico Dodero, amministratore delegato della società, manterrà una quota di minoranza e continuerà nel suo ruolo operativo.
La multinazionale elvetica manterrà una partecipazione non di controllo nella newco, dalla quale sono escluse le attività Usa.
L'acquisita, che ha sede in provincia di Cremona, rifornisce i settori della pasticceria e panificazione, ma si rivolge anche alla Gdo.
La quota era entrata nell'orbita di Cdp equity e di Qatar investment autority che avevano investito 165 milioni di euro.
Perché il colosso francese ha deciso di disfarsi di quello che è assolutamente il business di oggi e di domani?
L'investitore Usa entra con una quota del 75 per cento. L'azienda è aperta all'export e al mondo delle private label.
Con questa operazione l'insegna consolida il suo ruolo di secondo operatore dei pet shop, alle spalle di Arcaplanet.
Il principale creditore di Pittarosso è lo stesso fondo che entra in forze nel capitale di Scarpe&Scarpe. Dall'intesa, questa volta messa nero su bianco, nascerebbe un colosso con quasi 380 punti vendita.