Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 28 Marzo 2024 - ore 17:30
La bresciana Rapid è lo specialista dei rotoli per la conservazione dei cibi, dei sacchi gelo e dei contenitori in alluminio.
L'azienda trevisana, con sede a Pederobba, produce oltre 1,5 miliardi di sacchetti, con ricavi totali di 39,7 milioni di euro e un Ebitda di 5,6 ...
La nuova circolare del Ministero della Salute, emanata il 30 aprile, sulla possibilità di portare i sacchetti ortofrutta da casa, che in larga pa...
Contrordine da parte del massimo organo della giustizia amministrativa, che in un parere del 29 marzo ha ammesso le borse di proprietà del consumatore per la frutta e la verdura, purché adatte allo scopo. C'era proprio bisogno di rilanciare il problema?
A un mese e mezzo dall'entrata in vigore della normativa sui bioshopper facciamo il punto della situazione con Marco Versari, presidente di Assobioplastiche. La legge è una buona legge, ma le polemiche sono state roventi. Ecco perché.
Malumore generalizzato per i sacchettini a pagamento destinati ai freschi. Assobioplastiche ha effettuato le prime analisi sui prezzi applicati dalle maggiori catene della Gdo, che variano da 1 a 3 centesimi al pezzo. Esiste una scappatoia: lo shopper di carta, escluso dal balzello e che alcuni operatori stanno già reg...
Anche se il Ministero, in una lettera ai distributori, ha chiarito molti interrogativi, restano ancora parecchi dubbi sui bioshopper e non si capisce a fondo perché gli italiani non possano impiegare contenitori lavabili e riutilizzabili almeno per la frutta e la verdura.
Dal 1° gennaio entra in vigore l'obbligo di biodegradabilità e compostabilità anche per i sacchetti impiegati per confezionare frutta, verdura e altri freschi, che costeranno fra i 2 e i 5 centesimi. Cosa ne pensa la gente? Ecco i risultati di un'analisi Ipsos.
A parte quelli riciclabili e di maggior spessore, gli shopper non biodegradabili saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2016. Idem per i sacchi per frutta e verdura, che non potranno più circolare con l’inizio del 2017. Stesso destino per le pellicole che avvolgono giornali e riviste.