di Claudia Scorza

Csm Ingredients, attore globale nella ricerca, innovazione e produzione di ingredienti alimentari, ha presentato i nuovi dati della ricerca “L’evoluzione dei consumi del panettone in Italia” commissionata a NielsenIQ. Giunto alla sua quinta edizione, l’Osservatorio si pone l’obiettivo di fornire uno spaccato del mercato del panettone nella sua totalità, per supportare sia le realtà industriali sia i pasticceri e i panettieri nell’intercettare i desiderata delle famiglie acquirenti, monitorando le dimensioni, le peculiarità e le opportunità di crescita del settore.

Se fino all’anno scorso si concentrava prettamente sull’analisi approfondita dei dati e dei trend emersi dalla campagna dell’anno precedente, quest’anno l’Osservatorio ha incluso anche importanti dati previsionali per il Natale 2023: si prevede, infatti, un aumento dei volumi con 26,7mila tonnellate. Si stima, inoltre, che la crescita del mercato verrà trainata soprattutto dai panettoni artigianali, per i quali l’aumento si attesterebbe tra il +3% e il +8%, con al contempo una tenuta del comparto industriale.

Il mercato del panettone 2022 ha registrato un valore economico pari a 291,1 milioni di euro (+15,7%), di cui il 54% generato dal segmento artigianale (+18%) e il restante 46% dall’industriale (+13%), con una crescita a valore a doppia cifra per entrambi i comparti.

I dati confermano, inoltre, come il panettone stia godendo di sempre maggiore notorietà e apprezzamento in Italia: il numero delle famiglie acquirenti è aumentato di 100mila unità rispetto all’anno precedente, raggiungendo 11,4 milioni di famiglie, con un significativo incremento dei new-adopters nella categoria artigianale con 7 consumatori su 10 che hanno aumentato gli acquisti di panettone artigianale rispetto al 2021 (+282mila famiglie).

È interessante constatare come l’autoconsumo casalingo sia entrato quest’anno, per la prima volta, nella top 3 delle motivazioni per l’acquisto del panettone artigianale. Parallelamente, il comparto industriale ha registrato una sostanziale tenuta, con il Nord Est e il Centro Italia come aree dove questo prodotto trova più consenso e addirittura cresce.

Gli italiani restano inoltre fedeli alla tradizione, con il 59% dei consumatori che predilige il panettone tradizionale nell’artigianale e addirittura il 77% nell’industriale, rispetto al farcito e al “free-from”.

I risultati della ricerca sottolineano il profondo legame tra il panettone e il periodo delle festività, anche se un importante numero di consumatori acquisterebbero il panettone lungo tutto l’arco dell’anno (il 30% del totale). È soprattutto il panettone artigianale a essere acquistato prettamente sotto Natale, mentre l’industriale riscuote interesse anche nei mesi precedenti e soprattutto nel mese di gennaio, durante il quale registra più del 10% del fatturato totale.

Il panettone, inoltre, si conferma un regalo ideale per la grande maggioranza degli intervistati: sono 10,6 milioni le famiglie che hanno ricevuto un panettone come dono natalizio (di cui 45% industriale, 41% artigianale e 14% entrambi i canali). Di queste, 3 milioni rappresentano le famiglie che non avevano acquistato un panettone: in questo caso, è interessante constatare come quasi la metà di coloro che hanno ricevuto un panettone artigianale l’ha apprezzato talmente tanto da dichiarare di volerne acquistare uno in futuro.

Per quanto riguarda i canali di vendita, i risultati dell’ultima campagna evidenziano un ulteriore aumento dei consumatori che scelgono di acquistare il panettone industriale presso la Gdo (canale già in evidente incremento l’anno scorso), con il 95% degli acquirenti che si rivolgono alla grande distribuzione, nel 73% dei casi come canale esclusivo, mentre nel 22% affiancandovi anche altri canali.

Il più importante canale d’acquisto del comparto artigianale è invece rappresentato dalle pasticcerie, sia che si tratti di acquisti offline che online. Nel web, infatti, i consumatori di panettone artigianale prediligono nettamente i siti web di pasticcerie.