I software, e in particolare i programmi gestionali, rappresentano una delle componenti fondamentali all’interno delle aziende e i settori della grande distribuzione e del mondo retail non fanno certo eccezione. Dal software applicativo, infatti, dipende il corretto funzionamento di tutti i dipartimenti aziendali e in particolare dalla soluzione gestionale/erp, che rappresenta il fulcro del sistema informativo dell’impresa.
Eppure, il perdurare di una congiunzione economica negativa ha fatto sì che gli investimenti in questo campo siano comunque diminuiti, anche se in misura più contenuta rispetto ad altri comparti. Nel solo segmento dell’information technology, gli altri due campi principali, vale a dire hardware e servizi, hanno sicuramente risentito in misura maggiore l’impatto della crisi.
Quello che un’azienda richiede oggi è prima di tutto un investimento che duri nel tempo, capace di rispondere alle principali esigenze, ma non richieda continui aggiornamenti nel tempo. Sono infatti cambiati i paradigmi: per prima cosa si guarda alla solidità del fornitore e all’affidabilità del software.
Nonostante questo i principali applicativi hanno dovuto fare grossi passi in avanti negli ultimi anni, anche per venire incontro a un consumatore che ha letteralmente cambiato pelle. Sempre più connesso e informato, anche grazie all’uso di dispositivi mobili, è divenuto quindi più esigente e consapevole del valore dei prodotti e servizi, e oggi i retailer devono essere in grado di conoscere e prevedere i suoi comportamenti d’acquisto.
Ai principali player del settore abbiamo chiesto di illustrarci una panoramica di un settore che, seppur maturo, presenta interessanti prospettive di evoluzione.

Le sfide del settore, tra multicanalità e globalizzazione

Intercettare e catturare il proprio target, creando un coinvolgimento su tutti i canali di vendita è divenuto uno degli obiettivi principali delle aziende retail. “Proprio la gestione della multicanalità costituisce una sfida per le aziende del settore – afferma Silvia Codinotti - Industry Pre-Sales Consultant di Sap Italia –, che devono sviluppare la propria presenza oltre il tradizionale negozio fisico e diversificare l’approccio al cliente, conservando una coerenza globale. A questo si aggiunge la tendenza del consumatore stesso a utilizzare più canali durante una singola esperienza di acquisto, per esempio, guardando il prodotto su internet, provandolo in negozio, ordinandolo su internet e finendo per ritirarlo presso un altro punto vendita”.
Un altro trend, comune a più settori industriali, è legato ai processi di globalizzazione e sviluppo in nuovi mercati, per cui le aziende devono saper interagire con culture diverse, adeguarsi a leggi e normative differenti, a esigenze e modelli di consumo locali. Infine, i retailer devono trovare un giusto bilanciamento tra costi e margini, sconti e promozioni: la cultura spinta dello sconto e della promozione sta, infatti, deteriorando i già bassi margini del settore. “Diventa, quindi, sempre più necessario saper leggere il mercato e i numeri interni della propria azienda – prosegue Codinotti – con strumenti e soluzioni avanzate di business intelligence e predictive analysis in tempo reale in modo da creare il giusto patrimonio informativo che rende il business prevedibile e flessibile. Per fare un esempio concreto, Kingfisher – una delle più grandi aziende retail di prodotti per la casa e il fai da te – ha conseguito eccellenti benefici grazie a Sap Hana: consolidato i processi di pianificazione aziendale migliorando la gestione delle scorte sul punto vendita (riduzione di 50 giorni per l’immagazzinamento), ottimizzato il processo di sourcing e di gestione della supply chain, riducendo i costi (abbattimento del 6% sui costi di gestione), raggiunto i propri obiettivi di crescita e di profitto, migliorato la qualità dei dati e la velocità di accesso”.

Una nuvola risolverà i problemi

Nonostante il mercato si presenti piuttosto maturo, esistono comunque nicchie in cui è possibile sviluppare nuovo business. “L’Italia presenta interessanti opportunità soprattutto nella media impresa – sottolinea Maurizio Cardillo, responsabile presales di Formula –, perché il parco installato è tecnologicamente obsoleto e spesso non è grado di supportare adeguatamente le imprese che vogliono crescere”.
In ogni caso, quasi tutte le grandi e medie aziende italiane – e questo è vero anche per il settore della distribuzione – hanno ormai adottato sistemi gestionali che coprono i principali processi di business per una gestione informatizzata delle attività d’impresa. “A fronte di questo però – spiega Giovanni Ravasio, Country Leader Oracle Applications di Oracle Italia –, le aziende della gdo sono oggi interessate ad affiancare al sistema Erp di cui già sono dotate altre soluzioni software più puntuali, anche nel “cloud”, per governare in modo più efficiente processi particolari o aree del business specifiche: per esempio, per dar vita a una “customer experience” organica e personalizzata per ogni cliente oppure per attrarre in azienda i migliori talenti sul mercato e trattenerli all’interno dell’organizzazione valorizzandone le competenze”.
Dal punto di vista della fruizione della tecnologia, è proprio il “cloud computing” una delle risorse principali a cui oggi le aziende del settore retail guardano con crescente interesse per poter disporre velocemente di applicazioni in grado di trasformare il modo in cui fanno business. “Non è un caso – prosegue Ravasio – che la nostra azienda sperimenti un crescente interesse attorno a “Oracle Cloud Applications”, l’offerta completa di applicazioni disponibili sotto forma di servizio via web”.

Coesistenza tra software tradizionale e cloud computing

Il mercato della grande distribuzione è rimasto spesso ‘scottato’ da erp di stampo internazionale che richiedevano tempi di implementazione molto lunghi e che avevano un forte impatto sull’organizzazione aziendale. “Oggi pertanto chiedono applicazioni che siano operative in poco tempo – dichiara Giorgio Mini, vicepresidente di Zucchetti –, con un Roi (Return in investment, ndr.) facilmente misurabile e che valorizzino il lavoro del proprio personale senza stravolgerne le logiche adottate fino a quel momento”.
L’offerta di soluzioni gestionali si quindi è ormai declinata su due fronti: da un lato la modalità tradizionale in licenza d’uso e dall’altro il modello saas/cloud. “Nel primo caso l’erp viene installato direttamente sui personal computer dell’azienda cliente – afferma ancora Mini –, nel secondo caso l’applicativo risiede in un datacenter e viene reso disponibile come servizio, in quanto gli utenti vi accedono mediante un collegamento internet riconoscendo al fornitore un canone di abbonamento mensile. Attualmente i principali vendor stanno ‘forzando’ i loro clienti a passare alla modalità “cloud”. Zucchetti ha una politica diversa: mantiene, infatti, entrambe le possibilità di scelta per il cliente, aggiornando continuamente le soluzioni in modalità tradizionale e sviluppando le soluzioni saas/cloud per le imprese interessate a questo nuovo modello. Si tratta sicuramente di uno sforzo notevole dal punto di vista tecnologico per la nostra azienda, dal momento che facciamo coesistere otto suite gestionali diverse”.
Un esempio virtuoso delle opportunità offerte dall’azienda viene da Conad Centro Nord, che si è aggiudicata ha il “Premio Innovazione ICT Emilia Romagna” per i risultati ottenuti in termini di produttività mediante l’utilizzo di MicroInfinity Erp, il gestionale Zucchetti in modalità saas.

Il vantaggio competitivo prima di tutto

Dal punto di vista dell’azienda, qualunque sia il suo settore merceologico di riferimento, ciò che è richiesto a un software è innanzitutto un vantaggio competitivo. “È però cambiato il paradigma – sottolinea Renato Ottina, Acg leader di Ibm Italia –. Oggi ci si aspetta un vantaggio immediato, in tempi molto brevi. Per questo motivo Ibm ha investito in due chiavi principali, la competitività e la stabilità. Una tendenza testimoniata anche dal fatto di aver riscritto recentemente il nostro software gestionale. Ciò che ci prefiggiamo di fare non è soltanto applicare le ultime tecnologie disponibili, ma declinarle in base ai clienti”.
Nel settore della grande distribuzione, in particolare, l’elemento fondamentale rimane l’analisi dei dati gestionali, vale a dire la business intelligence. “È per questo che abbiamo studiato un nuovo sistema Erp – aggiunge Ottina –, che integra “Cognos”, l’oggetto più consolidato al mondo in questo particolare segmento. Il nostro nuovo “ACGVision4” ha infatti integrato questo applicativo, in modo che le aziende non debbano acquistarlo separatamente”.
Il sistema è quindi fornito di moduli pensati appositamente per le aziende del comparto gdo. “La gestione dei canvas, e quindi tutto ciò che riguarda i prezzi, la scontistica e altre diverse opzioni – conclude Ottina –, quella dei premi, sia verso il punto vendita che verso la capofila, e quella dei contratti, codificata all’interno dei moduli e può tenere conto anche di impegni specifici”.

Il futuro ha due nomi: social e app

“Non è più accettabile realizzare progetti tecnologici con tempi di implementazione troppo lunghi, che vedranno la luce quando i processi di business che supportano saranno già mutati: in quest’ottica le soluzioni cloud giocano un ruolo chiave”. Questa secondo Codinotti di Sap è una delle principali problematiche che attanagliano il settore.
Una visione che trova concordi molti dei principali player nel settore, che vedono quindi proprio nella “nuvola” uno strumento imprescindibile per risolvere i problemi contingenti e futuri. “Certamente la situazione economica globale odierna rende più difficile affrontare progetti faraonici in area IT – conferma Ravasio di Oracle Italia –, ma grazie al cloud computing le aziende possono comunque continuare a innovare, magari concentrandosi su progetti in area specifiche come il marketing, la logistica o le risorse umane: le organizzazioni possono infatti disporre di applicazioni avanzate come quelle Oracle Cloud sotto forma di servizio, pagando a consumo e senza installare nulla on premise”.
Ma le tempistiche di implementazione non sono l’unico fattore critico evidenziato dagli sviluppatori di software. “Tutte le imprese di una certa dimensione sono ormai informatizzate in tutte le aree aziendali – illustra Mini di Zucchetti –, ma nella maggioranza dei casi non c’è stato un coordinamento generale nella scelta dei software, pertanto non è possibile condividere dati e informazioni tra gli applicativi aziendali utilizzati dai vari dipartimenti. Adesso il problema principale, quindi, è l’integrazione, perché solamente con un sistema informativo integrato si possono velocizzare i processi di trasmissione e gestione delle informazioni e, di conseguenza, recuperare competitività”.
E nel futuro anche i gestionali si piegheranno ai principali trend tecnologici del momento. Come per esempio la richiesta di soluzioni software che consentano alle aziende di evolvere il loro business in un’ottica social, di condivisione e collaborazione fra i dipendenti e fra l’organizzazione e gli stakeholder esterni. Non solo. La diffusione esponenziale di dispositivi come smartphone e tablet rende inevitabile l’introduzione di app nelle soluzioni gestionali per supportare il lavoro in mobilità, ad esempio per controllare lo stato di un ordine, il pagamento di una fattura, la presenza di un prodotto a magazzino ecc.

Le ultime novità puntano all'integrazione dei servizi

Negli ultimi mesi Oracle ha integrato una serie di applicazioni sviluppate internamente o acquisite sul mercato che consentono ora alle aziende di disporre di un’unica piattaforma, “Oracle Social Relationship Management Suite”, per il monitoraggio e la gestione delle interazioni sui social network e della “social experience”.
La novità di quest’anno di Zucchetti è invece “Infinity Unified Communication”, una soluzione consente di integrare email, video, sms attraverso un’interfaccia web. “La comunicazione aziendale unificata (unified communication) ha l’obiettivo di incrementare la produttività del singolo individuo e dei gruppi di lavoro attraverso l’utilizzo in modo sinergico di strumenti quali telefono, email, instant messagging, Voip, file audio/video ecc”, spiega Mini.
La versione 6.5 di “Sage ERP X3” di Formula è uscita in Italia nei primi mesi di quest’ anno e ha portato, tra le novità più significativa riguardanti la conformità agli standard Sepa, la disponibilità di nuove lingue e legislazioni [tra cui Slovacchia e Romania] e, nell’area della supply chain, nuove funzionalità in ambito controllo e pianificazione dei trasporti e dei relativi costi, oltre alla predisposizione “out of the box” dei flussi Edi con la grande distribuzione. Per il 2014, inoltre, è atteso il lancio internazionale della release 7 di “Sage ERP X3”.
Recentemente, infine, Sap lanciato “Customer Activity Repository” (Car): una nuova piattaforma basata su Sap Hana in cui raccogliere i dati dei clienti e delle vendite, provenienti da diversi canali e fonti dati. Obiettivo non è solo quello di fornire, in tempo reale, una sola visione a 360° del cliente, ma anche quello di costituire la base comune di appoggio per tutte le principali applicazioni di analisi e pianificazione per le aziende del settore retail.