L’aggravarsi della crisi economica, che anche in questo primo scorcio di 2013 non vede invertirsi il trend, ha causato parallelamente un aumento dell’insicurezza e dei problemi legati alla micro e macro criminalità. Una difficoltà che la distribuzione sente sempre più pressante ed è per questo motivo che va aumentando l’attenzione verso i sistemi di sicurezza. Dalla videosorveglianza, al controllo accessi, dallo spegnimento degli incendi all’antitaccheggio e antinintrusione, molteplici sono gli strumenti che permettono di fornire un controllo a 360° del punto vendita. Un settore, quello della security, che deve necessariamente innovarsi e adattarsi. L’orizzonte della sicurezza, infatti, si evolve e muta rapidamente, tenendo anche conto di diverse tendenze macroeconomiche mondiali quali una forza lavoro sempre più globalizzata, un’urbanizzazione sempre più pressante e l’aumento del cyber crimine. Ma da parte delle aziende esiste anche la necessità di sfruttare questi sistemi di sicurezza per acquisire informazioni di business, utili a segmentare e mirare l’offerta verso un consumatore finale sempre più attento ed esigente. Sicurezza e integrazione sono quindi le due parole d’ordine del settore, del quale abbiamo cercato di analizzare i principali trend.

Aumentano i furti, ma cresce anche la protezione dei prodotti

Oltre il 78% delle differenze inventariali deriva da fenomeni di taccheggio a opera di clienti o dipendenti. Un dato inequivocabile, che emerge da uno studio denominato “Changing Retail, Changing Loss Prevention” (I cambiamenti nel retail e nella prevenzione delle perdite) condotto dal Centre for Retail Research (CRR), in collaborazione con Checkpoint Systems. Analizzando i dati raccolti nelle diverse pubblicazioni del “Barometro Mondiale dei Furti nel Retail” a partire dal 2001, si scopre inoltre che il numero di ladri arrestati ogni anno nel settore si attesta a circa 6 milioni, un dato che rappresenta soltanto una piccola percentuale rispetto al totale. “Negli ultimi anni il 35.9% dei retailer ha registrato un netto aumento dei fenomeni di taccheggio tentati o andati a buon fine in un singolo anno (2011), – spiega Alberto Corradini, sales director di Checkpoint Systems –, mentre il 24% di loro ha subito un aumento dei furti da parte dei dipendenti”.
Tra le categoria a più alto rischio, al primo posto si trovano i prodotti appena immessi sul mercato, che presentano prezzi relativamente più elevati e appartengono a categorie in rapida evoluzione, quali apparecchi elettronici, profumi e abbigliamento sportivo. La carne fresca, invece, rimane una categoria ad alto rischio di furto all’interno di supermercati e ipermercati.
A fare da contraltare a questi dati significativamente negativi, il fatto che i retailer non sono comunque rimasti a guardare. La percentuale di articoli protetti dai furti è infatti aumentata dal 60% del 2007, al 75% del 2011 per i 50 prodotti più rubati, adottando soluzioni come l’etichettatura EAS alla fonte e soluzioni speciali per gli articoli ad alto rischio, implementate da un numero sempre maggiore di rivenditori ogni anno. Inoltre, più dell’86% dei professionisti della prevenzione delle perdite intervistati, ha affermato di considerare la gestione dell'inventario e/o la prevenzione delle perdite come i fattori principali che porta all’implementazione della tecnologia RFId.

I trend che influenzeranno il mercato a partire dal 2013

Sistemi integrati interoperabili, passaggio dalle tecnologie analogiche a quelle digitali, aumento delle applicazioni di video analytics: sono questi alcuni dei trend che, secondo Tyco Integrated Fire & Security, influenzeranno il mercato a partire dal 2013. “Nella grande distribuzione – analizza Andrea Natale, marketing manager dell’azienda – i sistemi di sicurezza sono oggi legati alla strategia di gestione globale del punto vendita e i retailer desiderano migliorarne le prestazioni con l’obiettivo di massimizzare l’interazione e l’esperienza di acquisto dei clienti, e di ottimizzare l’utilizzo del personale interno, creando ambienti in cui gli acquirenti tornano volentieri ma senza penalizzare le misure di sicurezza”.
Al primo posto quindi secondo Tyco ci sarà l’utilizzo di sistemi integrati interoperabili, in quanto quelli stand-alone tradizionali, incapaci di scambiarsi informazioni e comunicare tra di loro, si mostrano insufficienti e limitano la capacità delle aziende di gestire i rischi e garantire la compliance. Ci sarà inoltre un più rapido passaggio dalle tecnologie analogiche a quelle digitali, come la connettività basata su ip, le videocamere ad alta definizione e l’elaborazione delle immagini digitali consentiranno alle aziende di garantire livelli di conoscenza e controllo impensabili in precedenza. Aumenteranno poi le applicazioni di video analytics, che saranno utilizzate in modalità innovative per offrire intelligenza di business e migliorare l’efficienza aziendale e si assisterà alla convergenza della sicurezza fisica e di quella basata su ip, dove diversi sistemi di safety e security possono essere integrati con sistemi di gestione degli edifici per essere controllati da una console centrale. Sarà riposta maggiore attenzione da parte dei clienti sui guadagni in termini di efficienza operativa, mentre per proteggere i dati sensibili un’azienda dovrà implementare robuste soluzioni di sicurezza fisica integrate con quelle It.
Il crimine organizzato, infine, rappresenterà una continua minaccia per tutti i livelli della supply chain. Nuovi canali di distribuzione, mobilità cross border e monetizzazione semplificata stanno contribuendo all’incremento dei furti organizzati da parte di bande criminali. Per questo motivo, tecnologie quali controllo degli accessi, tvcc in alta definizione e Automatic number plate recognition (Anpr) saranno implementate per far fronte a questa minaccia.

Accuratezza e tempestivita', ma senza generare allarmismi nel consumatore

La crisi economica, con il conseguente calo del reddito spendibile da parte del consumatore, ha sicuramente contribuito a far aumentare il furto diretto, soprattutto per necessità, all’interno dei punti vendita. A subire una netta accelerazione è stato però anche quello indiretto su ordinazione lungo tutta la catena di distribuzione, perpetrato da bande criminali organizzate. In questo contesto, la distribuzione è divenuta più sensibile al tema della sicurezza e richiede prodotti in grado di venire incontro a esigenze estremamente variabili. “Il fattore chiave è quello di adattarsi alle necessità di ciascun utente finale per essere competitivi e garantire un ritorno dell’investimento effettuato – sottolinea Alberto Alonso, responsabile sviluppo mercato retail e gdo Sud Europa di Axis Communications –. Soprattuto negli anni recenti, le principali richieste riguardano la possibilità di fruire di immagini di alta qualità anche in condizioni estreme, come il controluce e la presenza di poca luce. Un altro requisito di cui c’è sempre maggior domanda è la possibilità di coprire angoli di visione più ampi per monitorare aree molto estese con un solo dispositivo ed evitare l’installazione di un elevato numero di telecamere”.
La gdo necessita inoltre di sistemi di sicurezza che siano accurati e tempestivi nel rilevare gli eventi critici, senza generare falsi allarmi o, ipotesi peggiore, dando l’impressione alla criminalità di poter operare in maniera indisturbata. “I sistemi di sicurezza sono oggi legati alla strategia di gestione globale del punto vendita – aggiunge Andrea Natale – e i retailer desiderano migliorarne le prestazioni con l’obiettivo di massimizzare l’interazione e l’esperienza di acquisto dei clienti, e di ottimizzare l’utilizzo del personale interno, creando ambienti in cui gli acquirenti tornano volentieri, ma senza penalizzare le misure di sicurezza”.

Diverse soluzioni per retailer sempre piu' esigenti

Nel corso del 2013 le novità principali per Tyco saranno nel campo della gestione dell’inventory intelligence, in cui la tecnologia RFId avrà un ruolo di primo piano in ambito retail. Dalle etichette ai lettori, passando per i software e i servizi professionali, l’azienda sta sviluppando soluzioni RFId complete per aiutare i retailer a trasformare l’innovazione tecnologica in benefici di business tangibili. “L’accesso in tempo reale ai dati di un articolo – afferma Andrea Natale – costituisce un fattore fondamentale per gestire un bilancio economico che chiede aumento di fatturato, garantendo una migliore esperienza di acquisto da parte dei clienti”.
Sempre per l’anno in corso, Checkpoint Systems si propone di continuare a investire in soluzioni volte alla riduzione delle perdite, al miglioramento della disponibilità del prodotto a scaffale e gestione ottimizzata dell’inventario. Protagoniste, in questo senso, saranno ancora le soluzioni RFId. Attualmente gli investimenti più importanti si evidenziano nel fashion, settore in cui questa tecnologia apporta vantaggi lungo tutta la supply chain. “Oltre ad aiutare le aziende nella lotta alla contraffazione – dice Alberto Corradini –, l’RFId permette, infatti, di rendere l’inventario più accurato di oltre il 99% e di aumentare le vendite del 5%, per una migliore esperienza di acquisto e quindi, una maggiore soddisfazione del cliente. Il lancio della nuova soluzione integrata, I-Map (Merchandise Availability Program), inoltre, consentirà all’azienda di diventare l’unico partner in grado di offrire un supporto concreto ai retailer in termini di gestione e localizzazione della merce, dalla produzione al punto vendita”.
Axis, infine, ha recentemente lanciato una gamma completa di telecamere di rete specifiche per il mercato retail in termini di caratteristiche, prestazioni, estetica e prezzo. La gamma comprende nuovi modelli di telecamere come Axis M3004, M3005 e M3006 che sono minidome fisse di piccole dimensioni, con risoluzioni che vanno da 1 a 3 megapixel e angoli di visione da 80° a 135°. “La strategia Axis in merito ai nuovi prodotti per questo segmento può essere così sintetizzata – conclude Alberto Alonso –: ampliare la gamma di telecamere per interni ed esterni; continuare a sviluppare soluzioni di memorizzazione a bordo; facilitare i processi di migrazione dai sistemi analogici a soluzioni video di rete; lavorare a stretto contatto dei partner per ampliare l’offerta di applicazioni gestite direttamente dalle telecamere (Camera Application Platform Axis); estendere l’offerta degli algoritmi di analisi dei contenuti video per offrire soluzioni avanzate per la sorveglianza e sistemi video business oriented; creare prodotti che rispondano sempre di più alle esigenze del mercato, adattati alle condizioni dell’ambiente di installazione e dal rapporto qualità/prezzo competitivo”.