Altamente tecnologici, funzionali, dal design moderno e in grado di rispondere sia alle richieste di praticità da parte della clientela che di costi non eccessivamente elevati avanzate della gdo, senza però rinunciare alla qualità di servizio. Stiamo parlando dell’universo delle attrezzature per i punti vendita, che pur appartenendo a categorie merceologiche differenti hanno un denominatore comune: l’innovazione. Infatti è proprio la novità, di carattere tecnologico e di processo, il principale driver delle aziende che producono le attrezzature. Aziende che, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello attuale, hanno la necessità di percepire in tempo reale le esigenze del mercato e adattarsi apportando continue innovazioni. Ma anche aziende che, in collaborazione con i retailer, devono riuscire a differenziare la propria offerta analizzando nel dettaglio la customer experience, un asset da non sottovalutare.

Casse self-service: ecco il futuro

Sono diverse le soluzioni proposte ai retailer da Fujitsu Services: It, per il Crm e le promozioni, per la comunicazione e l'integrazione con la clientela, per il middle e back office e per il checkout.
Nel supermercato non è inusuale, dopo aver terminato la spesa, dover attendere parecchio tempo per effettuare le operazioni di pagamento perché alla barriera casse si è costretti a mettersi in coda. I ritmi moderni però impongono a tutti di ottimizzare il tempo a disposizione e il poter fare e pagare la spesa in completa autonomia è un’esigenza che rispecchia la realtà attuale.
Le aziende che si occupano di sistemi hardware e software per i pagamenti stanno operando per rispondere alle necessità dei consumatori, garantendo loro efficienza e qualità del servizio, e alle richieste dei retailer, che vogliono ridurre i costi salvaguardando la marginalità. Si tratta di un lavoro complesso, che le aziende devono realizzare in sinergia con consumatori e distributori. Si può quindi comprendere “l’importanza sempre maggiore della conoscenza della customer experience – afferma Denis Nalon, marketing manager di Fujitsu Services Italia –, un asset intangibile che chi acquista spesso non valuta in maniera consapevole. Un asset che per le aziende rappresenta anche uno dei principali modi per differenziare la propria offerta”.
Una corretta gestione delle operazioni di pagamento passa anche dalla comunicazione con i retailer, che devono inserire nei punti vendita attrezzature altamente produttive e con un prezzo adeguato al servizio e alla qualità che sono in grado di offrire. Ecco quindi che “l’innovazione – afferma Sandro Cinelli di Inres, il consorzio nazionale che progetta le strutture di vendita Coop - per noi è uno degli obiettivi principali che deve portarci effettivi benefici. Prima di acquistare un’attrezzatura la testiamo e solo se la riteniamo idonea e proficua la inseriamo nei nostri punti vendita Coop. A livello di innovazione notiamo però che l’industria in un periodo di stasi come quello attuale non è molto disponibile a investire”.
Da non sottovalutare nella scelta delle attrezzature anche le caratteristiche gestionali del negozio cui sono destinate. “E' importante che tutti gli strumenti – continua Cinelli - vengano calati nelle singole realtà locali. Ogni macchinario deve essere scelto in base alle effettive esigenze del punto vendita. Tutto questo è finalizzato a un contenimento dei costi del retailer”.
L’attuale situazione economica rende però il consumatore più mobile, alla ricerca di convenienza e qualità e meno fidelizzato al punto vendita. Questa dinamica porta il retailer a una contrazione del business e a innovare per catturare il cliente. “Il distributore sta ripensando al ruolo del punto vendita ma non sa bene quali siano le strategie da adottare e come il cliente può reagire alle novità. Ecco quindi che la capacità da parte delle aziende – dichiara Denis Nalon, marketing manager di Fujitsu Services Italia –, e quindi anche della nostra, di affrontare i problemi legati al business diventa fondamentale”. Entrano così in gioco tutte le soluzioni disponibili sul mercato It, per il Crm e le promozioni e per la comunicazione con la clientela. Per il Crm, ad esempio, Fujitsu Services ha ideato Loyalty manager, un’applicazione per la gdo che permette di gestire con efficacia programmi fedeltà e apportare offerte promozionali personalizzate per cluster di clientela, offrendo flessibilità operativa ai retailer.

Freddo per tutte le esigenze

Grazie alla communication bar il nuovo banco frigo Lion di Epta diventa un efficace mezzo di comunicazione.
Nell’ambito della refrigerazione commerciale si assiste all’avanzata di nuovi competitor ma le aziende che operano sul nostro territorio, grazie alla capacità di rispondere alle aspettative della gdo e di innovarsi, continuano a mantenere la leadership di mercato. I processi e le politiche aziendali si trovano così da qualche anno a dover far fronte soprattutto ai player dell’Europa dell’est - in grado di trasportare agevolmente in Italia le attrezzature di refrigerazione per la gdo -, che se da un lato non garantiscono delle performance particolarmente elevate, dall’altro rispondono alle richieste di costi ridotti da parte dei buyer.
Gli operatori della gdo, infatti, si dimostrano - soprattutto in un periodo di difficoltà economica come quello attuale – sempre più sensibili ai prezzi delle attrezzature. “Spendere poco però – dichiara Luca Masiero, direttore vendite Italia di Arneg – non significa, nel corso della vita dei prodotti, spendere meno. Con riferimento a un mobile refrigerato nel corso di 8 anni di vita, ad esempio, il 73% del suo costo è relativo ai consumi elettrici, il 18% al prezzo del prodotto e il 7% alle spese di manutenzione. Si tratta di dati che non sempre sono conosciuti dai buyer della distribuzione, che possono cadere facilmente in errori di strategia”.
Ma quali sono i driver che guidano le aziende del comparto? Al primo posto collochiamo l’interesse a realizzare attrezzature a elevato risparmio energetico e a ridotto impatto ambientale, “grazie all’utilizzo – afferma Luca Lastella, marketing director di Epta - di gas refrigeranti naturali, come ad esempio l’anidride carbonica, che garantisce un’efficacia maggiore rispetto ai gas utilizzati comunemente”.
Inoltre, di fronte a un consumatore che ha sempre meno tempo da dedicare alla spesa, lo studio del layout espositivo dei prodotti costituisce un’importante leva di marketing per i retailer, che mostrano un elevato interesse a collocare nei punti vendita banchi refrigeranti “che dal punto di vista estetico e del merchandising – continua Lastella – sono in grado di dare un’elevata visibilità al prodotto, attraverso, ad esempio, l’illuminazione e le ampie bocche di carico del banco”. Da queste considerazioni in casa Epta - che in Italia opera principalmente con il marchio Costan - sono nati recentemente Vivaldi e Rossini.

Green convince aziende e retailer

Leggero, pratico, semplice da manovrare e dotato di impugnatura ergonomica. Si presenta così il carrello Logic250 realizzato da La Sphera.
Il filo metallico sta lasciando il posto alla plastica riciclata. Questo è, in sintesi, quanto accade nel comparto dei carrelli e dei cesti per la spesa. “Negli ultimi anni l’industria – dichiara Giorgio Marocco, amministratore delegato di La Sphera – si sta indirizzando verso soluzioni ecosostenibili e la gdo ha un ruolo decisivo nel garantire delle scelte orientate sempre più a un business etico”. Tutto questo accade anche perchè il consumatore ha un atteggiamento maggiormente critico e attento alle problematiche socio-ambientali e mostra nuovi comportamenti d’acquisto.
E’ orientata al 100% alla ecosostenibilità proprio La Sphera, che in Italia opera con il marchio Origine. La linea di punta di carrelli per la spesa dell’azienda è Eko Logic Shop to Shop, realizzata in Korex, la plastica delle bottiglie recuperata dalla raccolta differenziata. I principi di eco-design ed ergonomia sono alla base della linea, che comprende il cestino Eko23, il cesto in grado di trasportare due cestini Logic75, e il carrello della spesa leggero Logic250. “Gli strumenti della spesa Eko Logic Shop to Shop – continua Marocco – sono a loro volta riciclabili ed essendo presenti in oltre 3.000 punti vendita della gdo in tutto il mondo hanno permesso dal 2005 a oggi di riciclare oltre 18 milioni di bottiglie in pet”.

Igiene al primo posto

Manconi rinnova le sue affettatrici anche attraverso rivestimenti che riproducono l'estetica del marmo e del legno.
Che si tratti di affettatrici, macchine per insaccare o confezionatrici poco importa. A detta dei produttori di attrezzature che permettono la lavorazione di salumi e insaccati la regola base degli ultimi anni è sempre la stessa: innovare prestando attenzione a realizzare dei prodotti che possano essere puliti e igienizzati con facilità.
Per quanto riguarda le affettatrici, ad esempio, “l’innovazione – fanno sapere da Omass – non può essere fine a se stessa, ma deve essere sempre affrontata in un’ottica di reale utilità, per garantire al cliente affidabilità, facilità di utilizzo e pulizia sempre crescenti”. Ma perché tanta attenzione all’igiene? La spiegazione è nella normativa vigente. Il settore, infatti, è molto cambiato con l’entrata in vigore, nella prima parte degli anni Novanta, della norma Uni.En 1974 relativa alla sicurezza di igiene e sicurezza del prodotto.
La normativa ha modificato le modalità di innovazione delle attrezzature, un’innovazione che vuole rispondere sempre meglio alle necessità degli operatori “di pulizia profonda – rendono noto da Omass –, con prodotti sempre più aggressivi, e rapida. Abbiamo così inventato delle nuove modalità per smontare in toto le parti delle affettatrici in grado di reggere tutti i detersivi per la sanificazione e le idropulitrici, utilizzate soprattutto nei punti vendita della gdo”.