Nonostante l'aumento dei costi di produzione e una filiera considerata inefficiente, il radicchio rosso di Treviso e il radicchio di Castefranco Igp hanno registrato un incremento del 13% e del 17% per le superfici investite nella produzione a marchio, che nella stagione 2006/2007 ammontavano complessivamente a 204 ettari per il primo e 105 per il secondo.

“Aumento dei volumi delle produzioni certificate - aggiunge Lucio Torresan, presidente del Consorzio di tutela - ottenuto soprattutto grazie all’apporto di un limitato numero di operatori che hanno fortemente creduto nel valore dell’Igp e a una notevole mole di lavoro, anche in campo promozionale, che il Consorzio ha portato avanti con beneficio di tutti i soci”.

Molti quindi gli obiettivi raggiunti in questa stagione dal Consorzio di tutela, che ha anche ampliato la propria base sociale, composta oggi da 186 imprese di produzione e di confezionamento. Tra i risultati ricordiamo la conclusione del processo di adeguamento dei disciplinari e il riconoscimento degli agenti vigilatori, che saranno impegnati nell’attività di controllo sull’uso delle denominazioni.

Ma anche l’ottenimento del riconoscimento regionale della Strada del radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco e l’incremento dei rapporti di collaborazione nell’ambito dell’Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche, che hanno avviato proficui contatti con alcuni tra i più importanti Consorzi di tutela a livello nazionale.