Secondo i dati di relativi al 2010, anche se su volumi di nicchia, l’industria nazionale della margarina si è ritagliata spazi interessanti sia in Europa che nei paesi extra-Ue. Le esportazioni del settore sono infatti in crescita stando alle rilevazioni del Gruppo Margarine di Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia che fa capo a Confindustria. I dati evidenziano che, seppure su volumi contenuti, le nuove margarine prodotte in Italia sono riuscite a ritagliarsi spazi significativi anche in paesi che nel comparto vantano una forte tradizione industriale.

In particolare, le imprese italiane hanno guadagnato interessanti quote di mercato in Ungheria, Polonia, Spagna, Francia, Grecia, Germania e Croazia. Rispetto ai dati del 2009, è da sottolineare l’aumento di quasi il 50% delle esportazioni in Francia, dove la margarina è nata nell’800, e in Germania (+20%), che, insieme all’Olanda e alla stessa Francia, è ai primi posti in Europa per consumo pro-capite. Nel complesso, l’industria italiana del settore ha venduto in tutta Europa oltre 20mila tonnellate di margarine sia per uso domestico che industriale.

Sono di rilievo anche le vendite in Bosnia-Erzegovina, Russia e Malta. Un’attenzione crescente verso le margarine italiane giunge da alcuni mercati non Ue, come il Libano, la Turchia, Cuba e il Cile.

L’apprezzamento all’estero nei confronti dei prodotti nazionali, commenta Assitol, premia l’impegno che le aziende aderenti hanno profuso in termini di qualità, sia per quanto riguarda i condimenti spalmabili che le margarine industriali. Inoltre, grazie a un sostanziale alleggerimento delle ricette e all’aggiunta di vitamine, steroli e Omega3, le margarine funzionali hanno saputo rispondere alle richieste dei consumatori più esigenti.