Barilla si rafforza in Francia con un investimento di 33 milioni di euro: la somma è finalizzata all’ulteriore potenziamento di Harry’s, leader nei prodotti di panetteria e pasticceria confezionata, che festeggia quest’anno i 50 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1970.

Saranno interessati tutti i 5 stabilimenti dell’Esagono, con particolare riguardo per il polo di Châteauroux-La Malterie, nel dipartimento dell’Indre, a 250 km a Sud di Parigi. A questo, che, con circa 550 addetti, è il più grande forno industriale d’Europa – aperto nel 2015 con 29 milioni d’investimento - andranno 20 milioni di euro, diretti a sviluppare una nuova linea produttiva di pane in cassetta. Verrà inoltre incrementata, di 2.000 mq, la capacità di stoccaggio totale.

Non solo. Nei siti di Valenciennes, Francia del Nord, e di Talmont-Saint-Hilaire, in Vandea, saranno aggiunti macchinari di ultima generazione per il dolciario biologico confezionato: croissant, trecce di sfoglia con e senza cioccolato, pan brioché...

Il gruppo Harrys, con sede a Boulogne Billancourt, è stato acquisito dalla multinazionale italiana nel lontano 2003. In seguito la controllata, attiva nel mercato consumer e nel food service, si è fusa con Barilla France.

Consolidata negli anni tramite una politica di forti e costanti investimenti, Harrys ha raggiunto un fatturato di 600 milioni di euro, che posiziona l’area francese come terzo mercato della multinazionale parmense, dopo l’Italia e gli Usa.

L’azienda, che durante il lockdown ha registrato una crescita a doppia cifra, prevede di chiudere l’esercizio 2020 con una variazione positiva del 6 per cento, grazie a vendite annue pari a 230 milioni di confezioni.

La società si distingue, fra l’altro per essere una delle prime imprese francesi per sostenibilità. In 9 anni, dal 2009 al 2018, le sue emissioni di composti del carbonio si sono ridotte del 22 per cento.