di Luca Salomone

Nuova dismissione per Galeries Lafayette, uno dei grandi simboli della distribuzione francese. Il gruppo, infatti, è entrato in negoziazioni esclusive per cedere a Sgm (Sociéte des grands magasins) il centro commerciale Bhv Marais, di cui è proprietario dal 1991.

Il complesso, che si trova in pieno centro, di fronte all’Hotel de ville, il municipio di Parigi, ha una superficie di circa 35 mila mq e un giro d’affari stimato di 350 milioni di euro. Nel ‘pacchetto’ rientra anche un secondo Bhv, presso il centro Westfield Parly2 di Le Chesnay-Rocquencourt, alla periferia Ovest della capitale.

Le ragioni del disimpegno

Secondo una nota ufficiale il disimpegno di Lafayette è dovuto soprattutto al bisogno di concentrarsi sulla propria insegna. “Il nostro gruppo – si legge – ha accompagnato lo sviluppo del Bhv Marais con grandi sforzi, umani e finanziari, diretti a imporne il posizionamento esclusivo nel panorama commerciale parigino. Oggi il sito è riconosciuto universalmente, dai francesi e dai turisti, come un protagonista, specie nel campo dell’arredo casa e del design. Nel 2014 Galeries Lafayette ha ulteriormente rafforzato l’attrattiva del Bhv con una serie di importanti ristrutturazioni e sviluppando un vero ecosistema in cui rientrano la gastronomia, la cultura, la moda e il lifestyle, concetti sviluppati grazie a partnership internazionali, come quella che ha portato all’apertura (aprile 2019) di Eataly Parigi», di cui Lafayette detiene la proprietà immobiliare.

Nei due Bhv subentrerà, ancora una volta, Sgm, mentre resteranno nel perimetro di Lafayette l’alleanza con Eataly e la Fondazione Lafayette anticipations, dedita allo sviluppo e al supporto della cultura contemporanea.

Il piano di rilancio

Il gruppo, che nel 2019 valeva 4,5 miliardi di euro per 62 'gallerie', punta ora a un totale rinnovamento, anche in chiave omnicanale, dello storico sito (aperto nel 1912) di Boulevard Hausmann (70 mila mq calpestabili su 10 piani). Nel 2020, in seguito al Covid, il complesso ha subito un tracollo di fatturato del 50%, salvo poi tornare, nel 2022, sopra il miliardo di euro di ricavi. Inoltre, saranno rilanciati e migliorati anche gli altri 17 insediamenti commerciali controllati direttamente.

Infine, Galeries Lafayette punterà sullo sviluppo estero in mercati ad alta crescita, come Cina, India e Medio Oriente.

Certo il marchio ha subito, nel tempo, parecchi rovesci. Nel 2021 ha ceduto la proprietà immobiliare di 7 department store (115 milioni di fatturato) alla stessa Sgm, che ora li gestisce in franchising: si tratta dei punti vendita di Reims, Digione, Orléans, Angers, Le Mans, Grenoble e Limoges. Qui il nuovo proprietario, specialista nella rivitalizzazione degli attivi commerciali, ha investito 25 milioni di euro su un articolato progetto che si concluderà nell’estate del 2023.

A corollario il magnate francese Michel Ohayon, che ha rilevato, nel 2018, 26 Galeries Lafayette tutte sul suolo patrio – a Bayonne, Cannes, Rouen, Tolone, Amien … - ha chiesto ora di porle sotto la procedura di salvaguardia giudiziaria (ma non di amministrazione giudiziaria). Il Tribunale del commercio di Bordeaux dovrebbe difenderle da eventuali operazioni finanziarie ostili.