Un pilota di 56 mq per il momento riservato ai dipendenti e senza casse: questo il laboratorio in cui Carrefour ha deciso di testare la propria versione di Amazon Go a Massy, a meno di 20 km da Parigi a partire dal mese di marzo del 2019.

Per l’occasione la multinazionale francese ha deciso di costituire una società ad hoc, una start-up con 4 addetti.

Secondo quanto riporta il giornale specializzato ‘Lineaires’, che ha svelato il progetto in anteprima, il punto vendita è protetto da un sorvegliante digitale. Il sistema è basato sul riconoscimento facciale, la tecnica più adatta a tracciare, attraverso telecamere, tutti i prodotti che entrano nel carrello e di regolare la transazione a fine percorso. Viene dunque totalmente eliminata la barriera casse.

L’apparato ottico e informatico non è una novità per il gruppo, che lo sta già utilizzando in Cina, in collaborazione con Tencent, colosso dell’informatica e delle soluzioni Internet, quotato alla Borsa di Hong Kong. Nella primavera del 2018, è stato inaugurato, a Shangai, il primo supermercato automatico sotto insegna ‘Carrefour Le Marché’. Il punto vendita, con un assortimento all’80% costituito dall’alimentare, è un nuovo concept su 2 livelli, di cui uno destinato alla ristorazione.

In particolare, come ha dichiarato a Reuters Thierry Garnier, direttore esecutivo di Carrefour Asia, il progetto è destinato a svilupparsi con ulteriori opening, di cui 2 a Shenzen.

Inutile dire che il laboratorio di Massy e i test in Oriente, oltre a rientrare negli obiettivi di digitalizzazione varati dal presidente Alexandre Bombard con il programma 'Carrefour 2022', sono una buona mossa per contrastare soprattutto Amazon Go, che ha annunciato di volere estendere i propri confini anche ai supermercati di grandi dimensioni, con un programma di 3.000 aperture entro il 2021.

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