Fatturato 2019 sopra i 183 milioni di euro per Cooperativa assegnatari associati Arborea, con un aumento dei ricavi, per tutti i marchi della divisione consumo, di 3,4 milioni di euro. La società, che raggruppa 230 aziende agricole dislocate nell'intera Sardegna, ha prodotto complessivamente latte per 205 milioni di litri: 197 milioni bovino, 6 milioni caprino e 2 milioni ovino.

Il valore della remunerazione ai soci conferitori ha superato gli 80 milioni di euro, confermando l’impegno di Arborea per la produzione di ricchezza sul territorio nazionale.

Sensibile, come detto, la crescita dei ricavi dei marchi aziendali, non solo in Sardegna, ma soprattutto nella Penisola e all’estero. Le performance raggiunte nel 2019 sono state, infatti, il risultato di una strategia che ha puntato sul presidio dei mercati storici e sullo sviluppo nelle altre regioni italiane e in Cina. In Sardegna, in particolare, Arborea ha registrato un’impennata sui formaggi duri (Gran Campidano) e sullo yogurt.

La crescita sul territorio nazionale, invece, è stata trainata da uno sviluppo del latte Uht, a cui sta facendo seguito un graduale ampliamento nello yogurt e, a partire da giugno 2020, nel latte fresco, disponibile a Roma e a Milano nelle catene Gross e Finiper.

Importande driver di crescita il mercato asiatico che, allargando l’analisi ai primi mesi del 2020, ha fatto segnare una variazione positiva del giro d’affari del 25% sullo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante il periodo di lockdown.

“In un momento di forte difficoltà socioeconomica generato dall’emergenza sanitaria – afferma il presidente, Gianfilippo Contu - Arborea ha rappresentato per tutti soci un luogo di ascolto e di aggiornamento. La struttura della nostra cooperativa ha permesso di mantenere costante, anche nei mesi dell’emergenza, il prezzo del latte alla stalla, conservando quell’equilibrio che preserva la nostra base sociale dall’andamento negativo dei mercati”.

Nel periodo del lockdown il gruppo ha registrato un incremento della produzione di latte del 6,1%, riuscendo anche a sviluppare la trasformazione e le vendite. “Il grande lavoro di gestione che è stato condotto in questi anni – conclude Contu – ci permette di essere fiduciosi per il futuro, ma allo stesso tempo attenti all’evoluzione degli scenari economici, sociali e di consumo, legati al diffondersi della pandemia e alle sue ricadute sul turismo, di primaria importanza per la nostra Sardegna”.

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