Morato, il re vicentino del pane industriale, incassa un finanziamento da 10 milioni di euro, della durata di sei anni, da Deutsche Bank, avallato da Sace, tramite Garanzia Italia, lo strumento del Decreto liquidità destinato al sostegno delle imprese in seguito all'emergenza Covid-19.

L’iniezione di capitale è finalizzata a supportare il capitale circolante e i costi del personale.

La società è oggi, in Italia e Spagna, il secondo operatore del proprio comparto, con un fatturato consolidato di 250 milioni di euro, di cui più del 30% dovuto all’estero.

La forte presenza nella nostra Penisola è sostenuta da una varietà di prodotti e marchi – Morato, Roberto, Orva, Pandea - in grado di coprire tutti i segmenti del bakery, a cui si aggiunge il presidio nel mondo delle private label, attraverso la collaborazione con i principali distributori italiani ed europei.

Negli 8 stabilimenti nazionali, il gruppo produce pane da sandwich, pane in cassetta, pane per tramezzini, piadine, panini dolci e salati, grissini, crostini e bruschette.

Considerando sia il business a marca che le Mdd, Morato detiene, nel nostro Paese, una quota di mercato che supera il 30% nel segmento del pane e del 10% in quello dei grissini.

“La nostra volontà – commenta l’amministratore delegato, Stefano Maza - è di continuare a crescere a livello industriale, consolidando la nostra posizione nel mercato italiano anche tramite nuove acquisizioni e rafforzando la nostra presenza estera”.

Nello scorso autunno il gruppo ha rilevato, da Granarolo, Pandea, specializzata nei prodotti da forno con e senza glutine, mentre in estate ha acquisito Roberto Industria Alimentare, storica azienda trevigiana del bakery, nonché una parte del ramo panetteria salata della spagnola Cerealto-Siro.