Newlat entra nell'Mta di Borsa Italiana, dove ha fatto richiesta di quotazione delle proprie azioni sul segmento Star.

Negli ultimi 10 anni il gruppo di Reggio Emilia, che conta oggi circa 1.200 dipendenti, distribuiti in 10 impianti produttivi, fra Italia e Germania, ha incrementato il proprio fatturato da 20 a più di 300 milioni di euro. Ha interessi che spaziano dal lattiero caseario ai prodotti da forno, dalla pasta al senza glutine, per arrivare agli alimenti per l’infanzia. Oltre all’Italia copre 60 nazioni nel mondo.

L'offerta consisterà nel collocamento di azioni ordinarie di nuova emissione, rivolto a investitori istituzionali al di fuori degli Stati Uniti. Sono previste, come di consueto per operazioni simili, un’opzione di over-allotment e una di greenshoe.

La quotazione dovrebbe concludersi entro la fine di ottobre e Newlat intende raccogliere un totale di 200 milioni di euro da destinare alla crescita sia per linee interne, in particolare nel segmento del benessere e della salute, sia per linee esterne: ulteriore diversificazione internazionale, ampliamento del portafoglio e rafforzamento delle quote di mercato.

Il colosso della famiglia Mastrolia controlla, a livello globale, 20 marchi, compresi nomi storici come quelli di Birkel e Drei Glocken, che assicurano la leadership nel mercato tedesco della pasta, Polenghi e Optimus. Fra gli ingressi più recenti si segnalano Delverde, Crostino Dorato Granfetta Giglio e Pezzullo (pasta secca).

Dal 2004 Newlat ha sviluppato ben 10 acquisizioni da alcune delle principali società attive nel food & beverage tra cui Nestlé, Pamalat, Ebro Foods, Kraft Heinz e dalla multinazionale argentina Molinos Río de la Plata che, in aprile, le ha ceduto, appunto, il 100% di Pasta Delverde.

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