Provata dall’emergenza Covid-19 l’imprenditoria italiana si rivolge al mondo del credito.Così Unicredit factoring, dopo il fondo da 130 milioni erogato verso Pam Panorama per il sostegno della propria filiera, ha potenziato, a 750 milioni di euro, il plafond verso i fornitori Conad. L’ampliamento dell'accordo in essere è diretto, espressamente, a tenere testa all'attuale emergenza sanitaria, che sta gravemente impattando sulle aziende.

“La partnership con Conad ha prodotto, in questi anni di collaborazione, risultati di reciproca soddisfazione – spiega Andrea Casini, co-amministratore delegato Italia di Unicredit -. Stiamo stipulando e ampliando una serie di accordi con nostri clienti della grande distribuzione, che hanno lo scopo di alleviare la tensione finanziaria dei loro fornitori e, a cascata, di tutta la filiera agroalimentare, settore essenziale nella situazione che tutti stiamo vivendo".

Secondo Francesco Pugliese, AD di Conad, “il potenziamento dell’alleanza con Unicredit factoring è uno strumento prezioso per molte Pmi italiane. Un più ampio sostegno è importante, per dare loro una mano e contribuire alla ripresa delle normali attività”.

Inoltre, sempre Unicredit, è dato per favorito nell'acquisto di 435 milioni di più di un terzo della quota del capitale di Villata, il polo immobiliare di Esselunga, in modo da sostenere il passaggio completo del gruppo a Giuliana Albera e Marina Caprotti (leggi altro articolo di Distribuzione Moderna)

Unicredit factoring ha anche attivato, per Venchi, re del cioccolato e del gelato, un’innovativa soluzione di dynamic discounting messa a punto da FinDynamic, fintech italiana partecipata al 10% dallo stesso gruppo Unicredit.

Per inciso lo strumento del dynamic discounting consente alle imprese di ottimizzare il capitale circolante e di supportare efficacemente la propria filiera di fornitori, anche esteri - Venchi ha avuto negli ultimi anni un forte sviluppo internazionale – alleviandone, fra l’altro, i problemi finanziari contingenti.

Spiega Daniele Ferrero, amministratore delegato di Venchi: "In questo momento più che mai è necessario supportare le piccole imprese. L’innovativo strumento finanziario ci permette di essere vicini ai nostri fornitori, agevolando e rendendo meno oneroso per loro il sistema di pagamento".

Venchi, fondata nel 1878, data che figura anche nel suo marchio, ha fatturato, nel 2019, circa 100 milioni di euro, con costanti crescite a doppia cifra anno su anno. Il gruppo piemontese presidia, con la propria rete monomarca, di 115 negozi, quasi tutti i continenti, per un totale di 70 Paesi.

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