di Claudia Scorza

Ekaf, uno dei principali player nel panorama dei torrefattori italiani nel segmento premium, è presente con il brand Cellini nella grande distribuzione italiana ed estera, oltre che nel mondo Horeca. Giorgio Boggero, amministratore delegato di Ekaf, ci ha parlato del percorso di innovazione intrapreso nel 2022 e che vedrà il pieno sviluppo nel corso del 2023.

La vostra è un’azienda con più di 75 anni di storia. Come si presenta oggi Ekaf?
Ekaf è un gruppo internazionale attivo nella produzione, confezionamento e vendita di caffè tostato di elevata fascia qualitativa, con sede e stabilimento a Genova. La nostra azienda ha due grandi anime: una branded e una private label. Da anni siamo partner delle principali catene distributive italiane ed europee con un posizionamento della marca privata premium, oltre a essere presenti ampiamente nel settore Horeca. Abbiamo da poco presentato a Sigep la nuova costruzione della marca Cellini, resa oggi ancora più contemporanea, grazie anche al contributo di numerose ricerche che abbiamo svolto coinvolgendo i consumatori e i professionisti italiani ed esteri. Parliamo di una nuova immagine e di un nuovo posizionamento, accompagnato dal lancio di prodotti innovativi che hanno l’obiettivo di democratizzare anche il concetto di “specialty coffee”.

Come siete riusciti a portare sugli scaffali della Gdo degli “specialty coffee” da gustare tutti i giorni?
Partendo da miscele e origini molto particolari, abbiamo creato dei nuovi blend grazie al nostro team di professionisti: abbiamo al nostro interno due figure specializzate certificate Q Grader, che valutano il caffè utilizzando dei protocolli e delle procedure Sca - Specialty Coffee Association, lavorando costantemente alla creazione di nuovi prodotti in grado di mantenere sempre elevata la nostra attenzione per la qualità. Siamo riusciti a dare vita a due referenze specialty blend molto distintive da poter degustare tutti i giorni: i nostri Specially Crafted Blends. La prima è “Esploratore”, una miscela 100% Arabica Specialty dei migliori caffè provenienti da Etiopia, Colombia, Guatemala e Brasile. La seconda è “Rivoluzionario”, realizzata con caffè proveniente esclusivamente dal Messico, Arabica Specialty e Fine Robusta.

Le proposte che state lanciando hanno anche un’anima green?
Per quanto riguarda l’offerta per la grande distribuzione organizzata, nel mondo del monoporzionato vedranno la luce le capsule home compostable a marchio Cellini, che lanceremo nel primo trimestre dell’anno, con blend specialty e una compensazione totale della Co2, sottolineando ancora una volta il nostro impegno concreto nell’ambito della sostenibilità. Siamo i primi a portare in Gdo una proposta innovativa dal punto di vista sia di miscela sia di prodotto. Nella seconda parte dell’anno, invece, proporremo nel canale retail queste miscele, realizzate in modo diverso ma con queste origini, con grani di altissimo profilo e pezzature da 200 e 250 grammi.

L’approccio fortemente sostenibile è un vostro tratto distintivo. Quali traguardi avete raggiunto in questo ambito e a quali puntate?
Abbiamo sempre considerato la sostenibilità un importante driver di crescita. A conferma del nostro impegno green, abbiamo ottenuto la certificazione Iso 14200 a dicembre 2022, inizieremo a produrre internamente l’azoto per limitare al massimo le tratte dei mezzi pesanti, utilizziamo da sempre energia proveniente solo da fonti rinnovabili, abbiamo ottenuto tutte le più alte certificazioni di qualità riconosciute dal mercato e i nostri cartoni sono tutti certificati Fsc (Forest Stewardship Council). Nel corso del primo semestre, inoltre, per quanto riguarda soprattutto l’Horeca, elimineremo l’alluminio da tutti i nostri prodotti utilizzando solo bioplastica accoppiata e quindi smaltibile nel circuito della plastica.

Quali sono i progetti per il prossimo futuro?
Nel 2023 punteremo sull’innovazione con un percorso coerente con la marca che stiamo costruendo. La nostra ambizione è rendere la marca Cellini pluriregionale: il brand nasce con l’anima tosco/ligure ma vogliamo farla divenire sempre più nazionale e internazionale. Abbiamo iniziato questo percorso nel 2022 lanciando le capsule compatibili Nespresso in alluminio, ora continueremo con le nostre novità nell’ambito specialty coffee, fino ad arrivare ad ampliare la nostra rete di distributori esteri, dove già siamo presenti soprattutto in Francia, Germania e Grecia. Abbiamo degli ambiziosi progetti di espansione anche in Spagna e Portogallo sia per l’Horeca sia per la grande distribuzione.

Pensate di presidiare altri canali?
Alla fine del 2022 abbiamo acquisito la maggioranza di un business online direct to consumer che dal 2016 lavora con il proprio marchio Il Caffè Italiano su property online, presente in 24 Paesi. Questo investimento strategico ci consentirà di affiancare il brand Cellini al brand Il Caffè Italiano e di utilizzare il know-how acquisito dall’azienda in questi anni anche sul nostro marchio, sfruttando a pieno la tendenza dei consumatori a utilizzare numerosi touchpoint. Questo è un interessante sviluppo per la marca in Italia e all’estero, che servirà per aumentare la conoscenza del brand Cellini a beneficio sia del retail sia dell’Horeca.