di Claudia Scorza

Per la prima volta nella storia del Gruppo La Doria, i ricavi consolidati superano la soglia del miliardo di euro, fino ad arrivare a 1,018 miliardi di euro, in aumento del 17,6% rispetto agli 866 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Il valore va letto alla luce di un incremento dei prezzi di listino, correlato però a un forte aumento dei costi riconducibili ai fattori congiunturali e geopolitici legati alla pandemia e in particolar modo al conflitto in Ucraina, ma anche a una crescita del 3,4% dei volumi dei prodotti venduti.

«I ricavi registrati nel 2022 rappresentano per noi un importante traguardo, che dimostra la nostra solidità e la nostra capacità di crescita anche nei periodi più complessi», dichiara Antonio Ferraioli, ceo del Gruppo La Doria. «Abbiamo saputo far fronte alle criticità economiche e geopolitiche del 2022. Il dato più importante rimane sicuramente quello relativo alla crescita dei volumi, che ha coinvolto trasversalmente le nostre linee e i mercati in cui siamo presenti. Continueremo a operare con la nostra politica di sviluppo internazionale volta, da una parte, all’espansione in aree geografiche ad alto potenziale di crescita e, dall’altra, a migliorare il nostro posizionamento a livello internazionale nei segmenti di mercato in cui siamo già presenti».

Dal punto di vista della suddivisione del fatturato per categorie di prodotto, i derivati del pomodoro ha registrato un aumento dei ricavi pari al 24%, i sughi hanno messo a segno una crescita del 20,5%, mentre la linea legumi, vegetali e pasta in scatola vede una aumento complessivo del 19,6%. Infine, frutta e “altre linee” hanno segnato rispettivamente +7,8% e +12,6%.

La ripartizione del giro d’affari per aree geografiche mostra una significativa crescita del mercato italiano (+20%), secondo solo al Regno Unito, con un’incidenza sui ricavi totali pari al 16,9%. Il Gruppo, che esporta i propri prodotti in 60 Paesi nel mondo, ha inoltre aumentato i propri ricavi nei mercati internazionali del 17%, con un’incidenza dell’83,1%.

Le migliori performance si sono registrate nei mercati storici per La Doria, tra cui Gran Bretagna, che resta il principale mercato estero di sbocco, Germania e Paesi Scandinavi. Seguono Australia, Nuova Zelanda e i Paesi dell’Est Europa. Il Gruppo genera, inoltre, importanti quote di fatturato anche in Francia, Usa e Giappone.