di Claudia Scorza

Rummo, tra i più importanti produttori di pasta di alta gamma con una consolidata presenza in oltre 60 paesi nel mondo, conta oggi oltre 160 dipendenti e registra un fatturato in costante crescita, distinguendosi nei segmenti della pasta di semola di grano duro, integrale, senza glutine e a base di legumi. Guido Veronese, direttore generale Italia di Pasta Rummo, ci ha parlato delle performance positive dell’azienda, dei progetti futuri e delle ultime novità di prodotto.

Quali sono le cifre chiave di Pasta Rummo oggi?
Abbiamo appena chiuso il 2021 con un fatturato di circa 130 milioni di euro sul marchio Rummo Lenta Lavorazione, in crescita del +17% rispetto al 2020. Rummo è uno tra i più importanti produttori di pasta di alta gamma con una consolidata presenza in oltre 60 paesi nel mondo ed è tra le aziende leader in Italia e all’estero nel segmento premium del mercato della pasta di semola e in quello del senza glutine. Secondo i dati Nielsen, nella distribuzione moderna, nell’anno terminante il 26 dicembre 2021, Rummo si afferma come la marca che cresce di più nella pasta di semola con le rotazioni più alte del mercato.

Quali categorie e formati registrano le performance migliori?

La pasta classica rimane il nostro core business, ma stiamo performando molto bene anche nel segmento della pasta senza glutine, prodotta col Metodo di Lavorazione al Vapore, dove abbiamo le rotazioni più alte. Inoltre, secondo le rilevazioni Nielsen nella distribuzione moderna, nell’anno terminante il 26 dicembre 2021, le performance sono molto positive nel segmento della pasta di legumi, in cui Rummo è il brand che cresce di più con +30,2% nelle vendite a valore e +2,8 p.ti di quota a valore rispetto all’anno precedente. Anche nel segmento della pasta integrale Rummo si afferma come il player che cresce più di tutti (+25,1% a volume; fonte: Nielsen, distribuzione moderna, a.t. 29 agosto 2021). A livello di formati, invece, quelli che vendono di più sono gli Spaghetti Grossi n° 5, le Penne Rigate n° 66 e i Rigatoni n° 50.

Come vi state muovendo sul fronte delle strategie di comunicazione e di marketing?
Il 2022 ci vedrà, come in passato, impegnati a parlare della marca e dei suoi valori, dando visibilità alle novità di prodotto anche attraverso alcune ricette, con l’obiettivo di fornire al maggior numero di persone la possibilità di godere di una pasta eccezionale, prevedendo nel media mix anche il digital. In particolare, per quanto riguarda il web, quest’anno proseguirà la nostra collaborazione con Giallo Zafferano e continueremo a comunicare sui nostri canali social, su cui riscontriamo una grande partecipazione da parte della nostra community, che diventa sempre più numerosa: su Instagram siamo l’azienda leader in Italia per numero di follower nel segmento pasta.

Una delle principali problematiche che accomuna le aziende che lavorano il grano è il costo della materia prima. Qual è la situazione attuale?
Già dallo scorso autunno i prezzi del grano si erano presentati in salita con incrementi dal +50 al +80%, portando tutte le aziende a dialogare con la Gdo per una revisione dei listini. Oggi la situazione si è complicata ulteriormente e gli aumenti coinvolgono anche la logistica e l’energia. Rummo sta cercando di assorbirli, contando, per il secondo semestre, in un progressivo rallentamento di questa spirale. Crediamo fortemente in una ripresa e la domanda del nostro prodotto è in costante crescita sia in Italia che all’estero; perciò, abbiamo deciso di investire sulla nostra capacità produttiva, riportandola ai livelli pre-alluvione del 2015. Il 2022 ci vedrà protagonisti di un investimento industriale per 18 milioni di euro sempre in chiave 4.0: le due nuove linee di produzione porteranno la capacità produttiva del pastificio a circa 120mila tonnellate annue.

Parliamo di export: quanto conta per voi e quali sono i paesi in cui siete maggiormente presenti?
Il fatturato generato all’estero è pari a circa il 35% sul totale e serviamo quasi tutti i paesi europei, oltre a Usa e Giappone. In particolare, Francia, Germania e Nord America sono tra i mercati al momento per noi più rilevanti.

Com’è il consumatore moderno e cosa cerca?
Stabile in fascia premium, l’azienda dialoga con un consumatore che ha nel tempo fidelizzato. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo spostamento verso un consumo di pasta di qualità ed è anche grazie a Rummo che il mercato ha alzato l’asticella. La fedeltà nei confronti della nostra pasta da parte dei consumatori è data dalla costanza della qualità produttiva: il nostro Metodo Lenta Lavorazione è basato sulla ricerca dell’eccellenza in ogni fase del processo produttivo e su lunghi tempi di impasto per preservare le caratteristiche dei grani duri più pregiati, gli unici in grado di assicurare il giusto tenore proteico alla pasta e darle quella eccezionale tenuta alla cottura che la rende unica.

Avete in cantiere nuovi lanci di prodotto?
Rummo presenta a Cibus gli gnocchi gluten free, disponibili a scaffale proprio dai primi giorni di maggio, in concomitanza della fiera, con una shelf-life di sei mesi. Il lancio amplia la gamma degli gnocchi di patate ambient: questa nuova referenza è prodotta con il 100% di patate italiane lavorate fresche e farina di mais italiana, coniugando ai vantaggi della gamma ambient tutto il gusto di un prodotto fresco.