Per Salumificio Fratelli Riva, realtà attiva alla produzione di salumi di alta qualità, il 2019 si è chiuso in parità rispetto all’anno precedente. L’azienda, che punta su prodotti della tradizione realizzati prevalentemente da carni di suini allevati senza l’utilizzo di antibiotici, ha dovuto fare i conti con il periodo di crisi globale del settore, caratterizzato da un forte incremento di prezzo della materia prima.
Ne abbiamo parlato con Giuseppe Riva, Amministratore Delegato del Salumificio, che ha presentato le novità lanciate a Marca 2020, sottolineando un inizio di anno all’insegna di significativi segnali di ripresa.

Quali sono le novità che avete presentato a Marca 2020?


Quest’anno a Marca abbiamo presentato il Prosciutto Cotto di Alta Qualità Nazionale Umberto, ricavato da cosce Nazionali selezionatissime. La lavorazione prevede lo stesso metodo utilizzato ben 70 anni fa, ma supportato da metodi di controllo moderni.
Si tratta di un prodotto d’élite, un cotto Nazionale di filiera, la cui peculiarità è data anche da una complessa aromatizzazione, ottenuta attraverso l’infusione di erbe e spezie particolari.
La salatura è effettuata manualmente - così come in passato - in modo da permettere la distribuzione omogenea della salamoia.
Il prosciutto cotto Umberto è privo di glutine e di glutammato, sono assenti polifosfati e derivati del latte.

Come si sta muovendo l’azienda sul fronte della sostenibilità?


Nel 2019 è emerso quanto sia importante, da parte della filiera alimentare, impegnarsi concretamente per reperire soluzioni di packaging in grado di salvaguardare la sicurezza e la conservazione del prodotto, diminuendo al massimo l’impatto ambientale.
Per quanto riguarda il mondo dei salumi, la plastica sembrerebbe indispensabile, poiché garantisce di isolare il prodotto in maniera ermetica, riparandolo da eventuali danni causati da luce ed aria.
Il cartene, invece, è un materiale riciclabile nella carta, certificato Aticelca - categoria C - che però al momento è riconosciuto solo in Italia.
Per il confezionamento della Filzetta Nazionale, invece, abbiamo abbandonato la plastica da imballaggi in atmosfera modificata in favore di un cartoncino forato apri e chiudi: in questo modo il consumatore evita di utilizzare cellophane o carta di alluminio per conservare il prodotto in frigorifero.

Come si è chiuso il 2019 per l’azienda?


Lo scorso anno si è chiuso con ricavi costanti rispetto al 2018, quindi con una tenuta sia per quanto riguarda il fatturato che per quanto concerne le quote di mercato. Le difficoltà sono legate prevalentemente alla crisi mondiale di materia prima, ma per il 2020 abbiamo in cantiere un piano di rilancio e di investimenti per permettere all’azienda di crescere ed essere sempre più competitiva sul mercato.
Il fatturato complessivo si aggira attorno ai 95 milioni di euro, il nostro prodotto di punta è il prosciutto cotto, cresce molto il consumo di salame, ma anche di pollo e tacchino, che aumenta del 20% ogni mese.