Scoiattolo, storica azienda di pasta fresca italiana, è oggi guidata dai giovani imprenditori della terza generazione, Massimiliano e Matteo Di Caro, con il desiderio di continuare l’avventura iniziata nel 1983 da nonni e genitori. Per farlo, nei prossimi cinque anni l’azienda di Lonate Ceppino (Va) ha previsto un piano di crescita e di investimenti che riguarderà strutture, macchinari, persone, welfare e comunicazione.

Quest’anno, il Raviolificio Lo Scoiattolo ha investito 3.5 milioni in nuove tecnologie produttive per aumentare ulteriormente la qualità della propria pasta ripiena, aggiornando tutti i macchinari - investimento supportato dalla transizione 4.0 - e migliorando il processo di interconnessione tra i reparti. Un punto nodale sarà la realizzazione del nuovo stabilimento adiacente all’attuale, il cui cantiere partirà a fine 2021: uno spazio di 8000 mq per un progetto di integrazione tra il territorio e il verde circostante, con l’utilizzo di materiali di costruzione adatti alla decomposizione di CO2.

Da ora e fino a metà 2022, l’azienda lavorerà alla redazione del primo bilancio di sostenibilità, che verrà presentato nell’autunno 2022. La sostenibilità, negli ultimi anni, è stata per Scoiattolo oggetto di studio e oggi è una priorità che guida le scelte aziendali. Da più di due anni, infatti, le confezioni sono realizzate con materiale plastico riciclato al 70%, mentre le retroetichette in carta 100% riciclata, da qualche mese, sono ricavate direttamente da un progetto interno di economia circolare denominato Cycle4Green. Un impegno nel riciclo dei 20.000 kg di carta siliconata annui scartati in azienda e riutilizzati per dare vita a nuove etichette in carta 100% riciclata. In questo modo l’azienda eviterà 40,4 t l’anno di emissioni di CO2 e ridurrà il consumo di acqua di 740 m3. L’approccio sostenibile non riguarda solo il prodotto, ma anche il nuovo stabilimento, che sarà costruito sui medesimi principi e valori.

“Gli ulteriori aspetti su cui stiamo lavorando sono: potenziamento e perfezionamento della R&D, studio di nuove referenze e processi di produzione, attenzione per la formazione dei propri collaboratori e valorizzazione di nuovi profili professionali che possano accompagnare l’azienda in questo percorso di sana crescita”, dichiara Massimiliano Di Caro, general manager di Scoiattolo.

Per quanto riguarda le linee produttive, l’azienda si è posta l'obiettivo di alzare il grado di automazione delle sei linee di pasta ripiena, con un complessivo rinnovamento dei macchinari produttivi. Verrà inoltre portata a termine entro l’anno l'automazione del fine linea iniziata nel 2020, una scelta attuata per sgravare il lavoro dell'operatore a livello fisico e formarlo per la gestione dei nuovi dispositivi. Per la pasta liscia, è invece stata brevettata una sfogliatrice di ultima generazione capace di stressare meno l'impasto, con un risultato che ricorda la sfoglia stesa a mano. Con il nuovo stabilimento ci sarà ulteriore sviluppo e digitalizzazione dei processi produttivi e un ampliamento della capacità produttiva per far fronte alle richieste dei nuovi mercati.

Infine, l'export, che copre il 65% della produzione, è una delle principali aree di sviluppo commerciale dell’azienda. Il successo di Scoiattolo oltreconfine sta nel saper proporre prodotti “tailormade” in grado di incontrare le diverse culture ed esigenze dei retailer internazionali. L'obiettivo dei prossimi anni è di intensificare la presenza nei nuovi mercati, puntando anche alla crescita del brand Scoiattolo e non solo delle private label, certamente molto richieste all'estero. Contemporaneamente, la strategia vede il potenziamento sui mercati dove l’azienda è ancora poco presente.