Froneri è la multinazionale del gelato nata nel 2016 in seguito alla joint venture fra Nestlé e il gruppo inglese R&R. Opera in 20 Paesi e dispone di 23 stabilimenti produttivi in varie parti del mondo. Raggruppa le attività delle due aziende nel settore dei gelati in Europa, in Egitto, in Argentina, Australia, Brasile, Filippine e Sudafrica e, con una recente acquisizione, in Nuova Zelanda. Di pochi giorni fa la notizia dell'entrata in Israele. La premessa della joint venture è nella collaborazione, quasi ventennale, fra Nestlé e R&R.
Froneri Italia ha sede a Ferentino (Frosinone), dove è dislocato anche uno dei due siti produttivi. L’altro si trova a Terni.
Il gruppo commercializza, tra i suoi brand, i gelati Motta e Antica Gelateria del Corso in Italia, Schöller, Mövenpick e Frisco in Germania, Austria e Svizzera, Glaces Nestlé in Francia, Ice Cream Nestlé e Cadbury Ice Cream nel Regno Unito, Helados Nestlé in Spagna, Gelados Nestlé in Portogallo, Pingviini in Finlandia e Peters in Australia.
A febbraio 2019 Froneri ha immesso sul mercato europeo il nuovo brand di gelati Nuii. Si tratta del primo brand non ereditato da quelli precedentemente appartenuti a R&R e Nestlé e di esclusiva proprietà Froneri.
Luca Regano, Direttore generale di Froneri Italia, ci parla innanzitutto del posizionamento aziendale.

Cosa vuol dire Froneri?

Froneri è il secondo operatore europeo nel mercato dei gelati ed è, in Italia e nel mondo, una delle principali aziende del settore. Complessivamente realizza 2,6 miliardi di fatturato, mentre in Italia i ricavi ammontano a 250 milioni, una cifra che ci posiziona anche in questo caso al secondo posto fra i principali operatori. Mentre l’azienda è nata in tempi recenti, come abbiamo detto, le sue radici sono profonde, visto che il primo gelato industriale della nostra Penisola è stato proprio il Mottarello Motta, lanciato nell’estate del 1949. Operiamo anche nel settore Mdd, dove siamo di gran lunga i leader e dove realizziamo circa il 50% del nostro fatturato.

Come è nato Nuii?

Se da un lato avevamo già molti marchi prestigiosi, come La Cremeria, Maxibon, Coppa del nonno, Antica Gelateria del Corso, ci mancava un brand che fosse in grado di competere nel segmento degli stecchi ricoperti di fascia premium, stecchi che formano la seconda più importante area d’affari nel mondo del gelato confezionato, dopo i coni, con un valore, in Italia, di circa 190 milioni di euro (Fonte Iri). Analizzando il mercato abbiamo constatato che c’erano ancora ampi spazi di domanda da parte di un consumatore adulto che cerca prodotti di valore, con rimandi alle eccellenze internazionali, sia nel canale Gdo, sia nei pubblici esercizi, dove Froneri copre circa 60.000 punti di vendita. Nuii, un nome dal suono esotico e che vuole evocare gli atolli del Pacifico, lanciato nei 2 canali, ha 4 varianti e si caratterizza per una ricetta molto qualificata: almeno il 13% di panna e ingredienti come noci di macadamia dell’Australia, vaniglia di Java, o frutti di bosco dei Paesi nordici. Tutto questo posiziona molto bene il prodotto presso una fascia di popolazione abituata ai viaggi e ai gusti del mondo. Siamo certi che Nuii amplierà il mercato, creando nuovi consumatori e ulteriori occasioni di consumo.

Perché non cavalcare la brand awareness degli altri marchi italiani?

Perché Nuii è un prodotto internazionale, che coinvolge 7 Paesi: Italia, appunto, Francia, Gran Bretagna, Germania, Austria e Spagna. Si tratta anche di competere con operatori che hanno, nel mercato degli stecchi, un marchio distintivo. Inoltre il progetto ha ripreso un successo ottenuto in Australia con Connoisseur, una linea di gelati che comprende biscotti, stecchi e vaschette, con ingredienti di alta qualità e particolarmente invitanti. Il posizionamento di prezzo di Nuii è molto accessibile, e si colloca sui 3,99 euro, consigliati per l’astuccio da 4 pezzi.

Avete già in mente qualche variante di gusto?

Molto dipenderà dal successo, ma in ogni caso le novità, nel settore del gelato, sono sempre legate alla stagione estiva, sulla quale si concentrano le attese del consumatore. Da parte nostra abbiamo messo sul tappeto investimenti molto importanti sia di marketing in generale, sia in comunicazione.

Concludiamo con gli investimenti produttivi…

In Italia i nostri investimenti in ammodernamento, automazione e innovazione, sono stati di oltre 30 milioni di euro e hanno riguardato entrambi gli stabilimenti, Ferentino e Terni, dove lavorano circa 400 addetti fissi, che diventano più di 1.000 in alta stagione. A questo si sommano, come detto i piani marketing. Il tutto attesta il forte impegno imprenditoriale dell’azienda anche nel nostro Paese, che rappresenta un mercato molto competitivo a livello internazionale, per la presenza di molti operatori, per la forte vocazione alimentare e per la capillarità del fuori casa.