Torna a essere apprezzata dai consumatori la frutta secca, dopo due anni di crisi. I pessimi raccolti del 2004 e del 2005 – che avevano addirittura messo in discussione per alcune aziende la possibilità di portare a scaffale l’intera offerta – avevano infatti fatto registrare al comparto un trend particolarmente negativo. Ma nel 2006 le coltivazioni della materia prima sono state decisamente favorevoli e le industrie hanno potuto immettere sul mercato nuove referenze, pronte a soddisfare le esigenze del consumatore moderno. Secondo i dati forniti da Iri e aggiornati ad agosto 2006, il comparto ha superato le 42mila tonnellate di prodotto commercializzato (+4,8%) e i 325 milioni di euro di fatturato (+12,2%). La crescita a valore è stata determinata principalmente dai forti rialzi dei prezzi medi al consumo, in aumento di circa 7 punti percentuali.

Bene la frutta secca con guscio
Con una quota a volume del 33,5%, la frutta secca con guscio mantiene la leadership del mercato e registra un aumento del 9,6% delle quantità, che arrivano a superare le 14mila tonnellate. Crescono invece del 17% - raggiungendo circa i 70,2 milioni di euro – le vendite a valore. Buone anche le performance dei semi tostati, che registrano un incremento sia delle quantità commercializzate (+1,4%) che del giro d’affari mosso (+7,8%). Dopo due anni di trend negativo - causato principalmente dalle pessime coltivazioni californiane - le prugne sono protagoniste di una significativa ripresa. Il segmento arriva, infatti, a superare di poco le 5mila tonnellate commercializzate (+1%) e raggiunge i 40,7 milioni di euro di fatturato (+9,5). Andamento positivo anche per datteri e fichi - cresciuti dell’1% a volume e del 9,5% a valore - e per la frutta secca senza guscio, che ha visto le quantità commercializzate superare le 4mila tonnellate (+3,5%) e il giro d’affari attestarsi intorno agli 81 milioni di euro (+14,3%). Incremento delle vendite, del 9,1% a volume e del 15,4% a valore, anche per la frutta essiccata ed esotica.

Private label e innovazione spingono il comparto
Con una quota di mercato superiore al 25%, le private label rappresentano i principali competitor delle aziende produttrici. Facendo leva sulla scarsa percezione di marca che caratterizza i consumatori e rendendo proprie le innovazioni introdotte dall’industria, la frutta secca a marchio ricopre sempre più un ruolo da protagonista nel comparto. Durante il 2006 le aziende produttrici si sono attivate soprattutto per inserire articoli che soddisfino i consumatori moderni, alla ricerca di prodotti salutistici senza però rinunciare al gusto. Significativa è stata anche la scelta dell’industria di destagionalizzare l’offerta e di proporre nuove e differenti occasioni di consumo, come la prima colazione.

Frutta secca: apprezzata al Nord e acquistata nei supermercati
La suddivisione delle vendite a volume per aree geografiche mostra che il Nord ovest d’Italia, con il 35,6%, continua a mantenere la quota più rilevante e registra un significativo incremento (+9% sul 2005). Seguono il Centro - che segna un +1,6% e raggiunge quota 24,4% -, il Nord est - arrivato a superare di poco il 23% (+ 2,9%) - e il Sud dell’Italia, che con un incremento di 4,3 punti percentuali arriva al 16,6%. I supermercati sono i luoghi preferiti dai consumatori per acquistare la frutta secca. La loro quota infatti è pari al 66,9% delle vendite a volume (+4,6%). Apprezzati anche gli ipermercati, con il 21,8% e le superette con l’11,3%, in crescita rispettivamente del 6,3% e del 2,8%.

Gli assortimenti e le nuove referenze delle aziende
Noberasco, Madi Ventura e Cameo sono le tre industrie che si dividono le principali quote del mercato della frutta secca e che nel corso dell’ultimo anno sono state protagoniste della ripresa del comparto, investendo soprattutto nell’innovazione di prodotto per spingere coloro che acquistano a diversificare i momenti di consumo. Noberasco nel 2006 ha ampliato l’assortimento introducendo Le Specialità: frutta secca e morbida ricoperta di cioccolato, ideale come snack. Novità anche per Madi Ventura. Lo storico marchio Sunsweet, ha infatti immesso sul mercato Ones - le prugne giganti denocciolate conservate in bustina singola -, mentre il brand Ventura ha registrato l’introduzione di BB Mix, la linea composta da tre referenze ideali per la colazione, le insalate e le macedonie, ricche di sostanze nutritive e dalle forti valenze salutistiche. Da segnalare, inoltre, la conferma della leadership nel segmento snack di Cameo, grazie all’ampia offerta che comprende arachidi, pistacchi, anacardi e cocktail di semi pregiati tostati e salati. Punta invece su articoli di alto valore aggiunto D&C, che nel 2006 ha lanciato Macadamia Nut Club, le pregiate noci originarie delle aree a clima subtropicale. Un anno all’insegna del rafforzamento della propria presenza sul mercato per Life, che ha lanciato Mucho Gusto, le prugne denocciolate cilene, i fichi essiccati, la frutta sgusciata da aperitivo e le nuove arachidi ricoperte al cioccolato. Da ricordare anche l’offerta di Lst: Gemme di Bontà, una linea di prodotti naturali ed energetici, e Festa Snak, la frutta secca dal sapore particolarmente piccante.