Le restrizioni imposte dal lockdown hanno cambiato i modelli e le abitudini di consumo degli italiani, orientandoli sempre di più all’utilizzo di canali e piattaforme digitali, in particolare di delivery, che consentono ai consumatori di acquistare prodotti tramite dispositivi mobili e riceverli direttamente a casa. Ciò nonostante, nei mesi successivi alla reclusione, i più tradizionalisti hanno preferito tornare alle vecchie abitudini, dimostrando che una piena conversione all’acquisto online non è ancora avvenuta.

Qapla’, azienda che ha creato un sistema integrato innovativo che permette di ottimizzare i processi di gestione e di spedizione degli ordini, ha monitorato con costanza l’andamento delle vendite e ha deciso di confrontare i dati delle spedizioni nei mesi di piena pandemia, aprile-maggio-giugno, con i mesi successivi del periodo estivo, luglio-agosto-settembre.

Il campione di clienti preso in esame è di 500 eCommerce italiani e, da una prima indagine complessiva, Qapla’ ha assistito ad una diminuzione del 21,7% di spedizioni con picchi di perdita per il settore Food, -37% e il settore Wine & Beverage, -34,2%. Seguono settore Jewelry con -32,5%, il settore Pet, -27,6%, il settore Cosmetics, -22,5%, il settore Electronics -21,9%, il settore Pharmacy, -18,8%, e il settore Fashion, che ha registrato una perdita minore, di solo -11,1%.

Nonostante le diminuzioni, considerando solamente un campione eCommerce clienti già nell’anno 2019, il Q3 delle spedizioni Qapla’ del 2020, rimane comunque superiore rispetto al 2019 del 29,4%.