Sessant’anni fa faceva il suo debutto il Pinot Grigio Santa Margherita: un vino nuovo, elegante e moderno che diede avvio a una vera e propria rivoluzione del gusto e del piacere enologico.

Il Pinot Grigio Santa Margherita è entrato nella Hall of fame, presentandosi in tutta la sua duttilità: il colore giallo paglierino, il profumo pulito e intenso, le inaspettate note floreali, i richiami di agrumi e frutta a polpa bianca, la freschezza e la sapidità sempre perfettamente equilibrate. Grazie alla sua armonia il Pinot Grigio Santa Margherita si rivela un vino di carattere, estremamente versatile per abbinamento a cibi e situazioni diverse: dall’aperitivo, al brunch, al tutto-pasto e, in particolare, con tantissimi piatti della tradizione culinaria italiana ed internazionale, di mare ma anche di terra. Un sogno, quello del Pinot Grigio, reso grande in primis da best practice adottate sia in vigna che in cantina, come la tutela della biodiversità, la riforestazione e l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, nella convinzione che tutto ciò che deriva da un ambiente salubre, condotto con saggia misura nel rispetto dei cicli vitali, porti con sé un valore unico.

Attenzione particolare è stata rivolta al chilometro zero, che vede oggi la produzione di oltre il 90% delle bottiglie nella vetreria a pochi passi dal cuore della vinificazione e al programma di “carbon neutrality”, che certifica da sette anni l’azzeramento dell’impronta carbonica di quasi 2 milioni di bottiglie di Pinot Grigio prodotte annualmente. Coniugare artigianalità, tradizione ed innovazione tecno-enologica ha permesso così a Santa Margherita di valorizzare al meglio il binomio vitigno-territorio e di proporre un Pinot Grigio che eccelle oggi sulle tavole di oltre 90 Paesi in tutto il mondo. Un vino che ha inventato un nuovo approccio, in grado di stare al passo con i tempi e che, anche nell’anno di celebrazione dei suoi primi sessant’anni di successi, già punta a tracciare nuove rotte del gusto e del piacere enologico.